Recensione: ”Ultima chiamata Bangkok”- Un viaggio alla ricerca di un faro sicuro
Ultima chiamata Bangkok
di Cristina Zaia
Castelvecchi Editore
“Ultima chiamata Bangkok” è un racconto dove si alternano sapientemente la parte narrativa e quella epistolare. La prima è la narrazione della vita di Carlo, avvocato cinquantenne di bell’aspetto che trascina con la moglie Tea una relazione monotona e litigiosa e i cui spazi per Carlo sono “fortini inespugnabili”, la seconda sono le lettere appassionate e intime che il protagonista scrive alla madre 84enne, quasi cieca e con problemi di salute.
Carlo nel suo lungo periodo coniugale ha avuto molte amanti nelle quali ha sempre cercato “un faro sicuro cui approdare”, impresa regolarmente fallita anche con Sara, l’ultima della serie, sposata e madre di due figli. A questo punto Carlo prende la decisione estrema di partire da solo per l’esotica Thailandia, sperando di trovare una risposta alle sue incertezze e al “ vuoto che diventa sofferenza” e soprattutto un equilibrio interiore che possa colmare l’abbandono da parte del padre e l’assenza, pur giustificata della madre, costretta a lasciarlo solo “per portare a casa la spesa e a pagare le bollette”.
Attraverso le lettere che Carlo scrive a sua madre, traspare una grande intimità e complicità ma, soprattutto, una riflessione sui propri errori e, non ultimo, un pizzico di egoismo e egocentrismo uniti alla costante ricerca di un miglioramento di se stesso che non sia l’affannosa ricerca di “un altro qualsiasi” ma di qualcuno che sia in sincronia con le sue aspettative.
Il viaggio a Bangkok, di cui la scrittrice ci delizia con belle e realistiche descrizioni della città , tanto da farci sentire immersi materialmente nei suoi profumi e nella sua sensualità, sarà inaspettatamente per Carlo la realizzazione della ricerca della pedina mancante al suo puzzle. Lì, conosce una persona che cambierà la sua vita fino a fargli capire di “aver finalmente trovato il suo faro” e scoprire finalmente il significato della parola “insieme”. La persona incontrata appare come una figura impalpabile, quasi improbabile che, scandagliando a fondo, rappresenta alla fine l’alter ego di Carlo, con il suo ideale di uomo capace di affrontare le avversità con sangue freddo e pacato distacco.
Non sarà facile per Carlo accettare una nuova vita, totalmente diversa e contraddittoria dalla presente ma, la scrittrice gioca con grande abilità le sue carte, riservandoci un finale assolutamente imprevedibile.
Ultima chiamata Bangkok è l’esordio letterario di Cristina Zaia che è nata e lavora a Torino. Da sempre nutre una profonda curiosità e propensione verso il mondo della scrittura e della comunicazione, intesa in tutte le sue forme: parole, gesti e immagini.