Recensione: “Serie TV Cult Omnibus” – Una guida per (ri)scoprire e approfondire i serial
Binge watching, così si chiama quella irrefrenabile voglia di vedere un episodio dietro l’altro. Il termine è relativamente nuovo: del resto, quando in TV c’erano i telefilm o le prime serie TV, si doveva aspettare pazientemente una settimana tra un episodio e l’altro. Naturalmente, non esistevano modi per recuperare i vecchi episodi: eventualmente si compravano le videocassette o i DVD o si sperava in una replica.
In questo nuovo mondo dello streaming, però, non c’è solo l’opportunità di poter vedere quanti episodi si voglia e quando lo si vuole, c’è anche il problema della proliferazione di piattaforme e delle serie TV che in esse vengono proposte. Una vera e propria giungla, nella quale non è facile districarsi.
Proprio qui arriva, cacio sui maccheroni, Serie TV Cult Omnibus (BeccoGiallo), il volume a cura di Matteo Marino e Claudio Gotti, a darci una grossa mano. La dimensione del volume, circa 800 pagine, lo fa istintivamente collocare tra le enciclopedie, ma qui non parliamo di un prodotto da mettere in bella vista nella propria biblioteca (o forse sì..), bensì di un utile strumento al servizio dei nerd, pronti a ingozzarsi di serialità e accessibile anche a chi il binge watching lo fa saltuariamente, per caso, magari in una giornata uggiosa che non fa venir voglia di una passeggiata.
Per capirsi, non siamo davanti al Mereghetti delle serie TV, non ci sono le stellette di valutazione accanto ai titoli e il piglio degli autori non è quello dei critici azzimati. Certo, Marino e Gotti sono due critici cinematografici e tv, ma nel loro stile traspare principalmente il loro essere appassionati. Sia chiaro, il contenuto critico c’è, ma è sapientemente inserito in contenuti estremamente piacevoli, che invogliano alla lettura chi è curioso di scoprire nuove serie così come chi vuole approfondirne aspetti di dettaglio o retroscena.
Sono ottanta le serie contenute in Serie TV Cult Omnibus, in rigoroso ordine alfabetico e organizzate in schede particolarmente efficaci, anche per la strutturazione scelta dagli autori. Per ogni serie, infatti, vi sono sette sezioni: nella prima, Iniziare, si analizzano la sigla e la prima puntata, in Personaggi è il turno, ovviamente, dei protagonisti. Nella terza sezione, Marchio, gli autori individuano il segno distintivo e la filosofia della serie. Tocca poi al Salto dello squalo, il punto cioè in cui la serie, ahimé, tocca il punto di non ritorno. Si tratta di una citazione da Happy Days, serie che tocca il suddetto punto in occasione di un episodio nel quale Fonzie, appunto, salta uno squalo facendo sci nautico. Registi, sceneggiatori e showrunner popolano la sezione Firma, per proseguire poi con Vite parallele, la sezione più squisitamente nerd, con riferimenti incrociati con altre serie, film, musica e quant’altro. Chiude la settima e ultima sezione, Ser(i)endipità, contenente gli elementi in grado di sorprenderci contenuti in quella serie.
Serie TV Cult Omnibus può a buon diritto essere definita un’opera monumentale, ma allo stesso tempo un volume piacevolissimo e di facile accesso. Lo stile narrativo e per nulla accademico con cui è redatta questa guida (anche se è un po’ riduttivo chiamarla così) fa sembrare incredibilmente leggero il tomo, che, ne siamo certi, sarà un oggetto da tenere sempre a portata di mano per una rapida consultazione o per scovare il dettaglio che fa fare bella figura con gli amici. Il tutto impreziosito dalle deliziose illustrazioni di Daniel Cuello, che strapperanno un sorriso agli appassionati delle varie serie e manderanno in hype i nerd, destinatari inevitabilmente primari di questo libro.