Recensione: “Rose bianche sull’acqua” - Un giallo ambientato a Orta Recensione: “ Rose bianche sull’acqua” - Un giallo ambientato a Orta

Recensione: “Rose bianche sull’acqua” – Un giallo ambientato a Orta

Recensione: “Rose bianche sull’acqua” - Un giallo ambientato a Orta Recensione: “ Rose bianche sull’acqua” - Un giallo ambientato a OrtaRose bianche sull’acqua
di Erica Gibogini
Morellini Editore

Acqua e Aria, remi che non ”offendono” il lago. Inizia così il libro con la bellissima descrizione del paesaggio di Orta e l’isola di San Giulio, dove l’autrice ambienta la sua storia e dove personifica e anima il “protagonista”: IL LAGO. Il lago che crea paura e ansia, tristezza e mistero ma anche pace e distensione.

In un contesto di “puro giallo” si snoda una storia di pura fantasia ma che nulla toglie a cose che potrebbero realmente accadere.

La descrizione degli eventi è raccontata come in un diario, da un mercoledì fatidico che cambierà la vita di Laura in vacanza sul lago, al giovedì della settimana successiva. In questo lasso di tempo Laura conosce Alice, che si trova sul posto perché deve coronare il sogno della sua vita. Sposarsi con l’uomo che ama e con essa instaura un feeling immediato.

Tutto però sembra andare a rotoli quando un evento drammatico stravolge la vita di Laura e di tutti gli abitanti del lago. Il cadavere di una giovane donna viene trovato dal malcapitato Osvaldo in una darsena. Toccherà al commissario Verano indagare e fare luce su quanto è accaduto aiutato dalla giovane agente Tosi, responsabile e meticolosa.

Lo stile della Gibogini è fluido, semplice ma intenso e coinvolgente. Tutto è magia pura a Orta e intorno al suo lago. Le strade, la nebbia, il silenzio e la riservatezza degli abitanti che si conoscono tutti da sempre e che condividono con sincerità i dolori gli uni degli altri. Tutti i personaggi, ognuno con la propria peculiarità, sono tratteggiati con estrema ricercatezza e ci accompagnano fino alla fine del romanzo. Non ultimi il cane Argo e il gatto di Osvaldo che stravolgendo la credenza di eterne battaglie tra le due specie, si amano e si cercano.

In un susseguirsi di colpi di scena, interrogatori e sospettati, e dove il buio e l’oscurità si alternano alla candidezza di rose bianche, il finale sarà inatteso e sorprendente.

Erica Gibogini è nata a Premosello Chiovenda il 23 giugno 1960 e vive a Pettenasco con la famiglia sul lago d’Orta. Ha pubblicato nel 2018 il libro “Orta in giallo”, raccolta di racconti gialli ambientati sul lago d’Orta, contenente anche il racconto vincitore di “Garfagnana Noir 2017”. Fa parte del Laboratorio di Narrazione di Verbania con il quale ha curato il libro “Il treno narrante” edito da Morlacchi Editori.

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