Recensione: “Romanzo calcistico – La magia del numero 10”. Una maglia che significa fantasia
Nella smorfia napoletana il numero 10 indica ‘E fasule, i fagioli, il cibo umile per antonomasia, chiamati la carne dei poveri per il loro elevato contenuto proteico.
Basta cambiare il contesto, passando al mondo del calcio, per mutare in maniera sostanziale anche il significato. La maglia numero 10, infatti, simboleggia la fantasia, la tecnica sopraffina, la sontuosità del gioco. È il numero del regista, un ruolo che, sin dal nome, rappresenta la centralità nell’economia delle forze in campo.
È facile indicare i più famosi numeri 10: da Maradona, el pibe de oro, a Platini, da Roberto Baggio a Zico, o in tempi più recenti Francesco Totti, Alex Del Piero e Lionel Messi. Scavando un po’ nella memoria, poi, non possono che emergere O rey Pelè, Gianni Rivera, Johan Cruijff o il leggendario Giuseppe Meazza.
Tutti questi personaggi sono accomunati dal fulgore della propria grandezza, ma rappresentano ognuno una visione della tecnica di gioco, di concezione del calcio quando non una vera e propria filosofia di vita.
Luigi Potacqui è l’autore della pagina Facebook Romanzo calcistico, capace di attirare oltre 500mila like sul social network raccontando storie e aneddoti sul mondo del calcio. Naturale che da questo patrimonio sia nato un libro, Romanzo Calcistico – La magia del numero 10 (Sonzogno), nel quale l’autore analizza i personaggi sopraindicati (e altri, come vedremo) partendo dalle loro storie personali, raccontandone poi la carriera e i successi, con una prosa capace di accendere la passione dei cultori del calcio e anche di coinvolgere chi del calcio sa poco, ma ha vissuto quei campioni come un vero e proprio fenomeno di costume.
Accanto ai “grandi nomi”, nel volume troviamo anche le storie di chi aveva un talento spesso smisurato, ma uno scarso interesse allo star system. E allora trovano spazio le vicende di alcuni dei diez del pueblo, su tutti Jorge El mago Valdivia e soprattutto Tomás El Trinche Carlovich, autentici geni del calcio mai assurti alla gloria internazionale proprio per il loro anteporre la voglia di godersi la vita alle regole del “giro grosso” del calcio.
Romanzo calcistico – La magia del numero 10 si legge tutto d’un fiato. Il racconto, come già detto, è pensato come una cronaca, quasi che Potacqui si sia calato nei panni di un novello Nicolò Carosio (o Nando Martellini, se preferite) e questo conferisce al testo un ritmo forsennato, da calcio totale, con alcuni momenti di grande sentimento sportivo o addirittura di gusto romantico, come la storia di El Trinche. Se amate il calcio, quindi, non perdetevelo. E se anche non è il fútbol a riempirvi il cuore, lo saranno alcune delle storie proposte, cariche di umanità ed emozione.