Recensione: Ritorno al 2050 - verso una Terra giusta Recensione: Ritorno al 2050 - verso una Terra giusta

Recensione: Ritorno al 2050 – verso una Terra giusta

Recensione: Ritorno al 2050 - verso una Terra giusta Recensione: Ritorno al 2050 - verso una Terra giustaRitorno al 2050 – verso una Terra giusta
di Luigi Gallo
Dissensi Edizioni

Salvare vite umane, contrastare le diseguaglianze, fermare la catastrofe ambientale non è più la priorità, ma un rumore di fondo fatto dai nostri passi per Le strade della sopravvivenza. Noi tutti, chi più chi meno, stiamo subendo rassegnati parte delle trasformazioni in atto senza governarle o avere l’ardire di programmare azioni lungimiranti per il futuro”.

L’arrivo della digitalizzazione, l’intelligenza artificiale, hanno modificato totalmente le relazioni umane, non siamo in grado di gestire le risorse del Pianeta, non siamo più consapevoli proprietari del nostro tempo, le diseguaglianze sono in aumento.

È un panorama schioccante, perché molto reale, quello che si apre leggendo Ritorno al 2050 – verso una Terra giusta, ultimo libro di Luigi Gallo, ex deputato alla Camera della Repubblica italiana. Eppure, lo scopo del saggio è quello di proporre ciò che serve nella società odierna, nella nostra quotidianità, per operare un efficace cambiamento di passo, e non tanto di lamentarsi per le tante, troppe, cose che non vanno: occorre trovare insieme le possibili soluzioni da introdurre.

L’autore, inoltre, afferma in modo convinto che la cultura rimane l’unico mezzo a nostra disposizione per cambiare il corso della Storia, avendo come fine esclusivo il bene comune.

Nel saggio sono molti i temi trattati che meritano un’attenta riflessione da parte di ognuno di noi e le soluzioni proposte dall’autore vogliono essere di stimolo alle nostre menti e portarci verso orizzonti sconosciuti, che non sono poi così lontani da noi: intelligenza artificiale, la digitalizzazione, l’evoluzione tecnologica, la transizione ecologica.

Di fronte al Mondo che cambia, l’autore ha sentito l’esigenza di approfondire i temi sopra citati, per far fronte allo smarrimento che egli stesso ha provato davanti a mutamenti spesso troppo repentini che sembrano escludere la possibilità di una scelta opportuna.

Come lo stesso Luigi Gallo dichiara, Ritorno al 2050 – verso una Terra giusta è un libro di appunti, e quindi non ha nessuna pretesa di essere esaustivo: sarà poi compito di chi lo vorrà lavorare per approfondire le proposte che vi sono contenute.

Nel testo vi è un invito importante a prendersi del tempo per contrastare la velocità compulsiva delle nostre azioni, dettata dalle esigenze dei nuovi mercati che, per potersi sostenere, hanno bisogno di esseri umani non pensanti ma continuamente attivati.

La velocità non ha bisogno dello spazio di riflessione, perché fermarsi non è produttivo, uccide il business, disconnette il cliente da un tempo e spazio continuo del consumo, manda in crash il nostro modello economico fondato su consumismo ed estrazione infinita di materie prime, che continua a sfasciare i fragili equilibri naturali. L’ozio, la pausa, il pensiero e la creatività possono diventare sovversivi e aprire spazi al cambiamento. L’ozio, relazioni di affetto senza consumo, il dono e la cura non retribuita sottraggono dati alle intelligenze artificiali, clienti alle piattaforme digitali, profitti ai plurimiliardari padroni degli imperi digitali”.

Insieme al tema del tempo, inteso anche come tempo di vita, altro tema che sta particolarmente a cuore all’autore è quello del progresso.

Il progresso non conosce freni, ma è imperativo. Siamo davvero consapevoli del costo che il nostro stile di vita moderno impone all’ambiente? Siamo costantemente connessi, viaggiamo più delle generazioni precedenti e spesso acquistiamo e poi scartiamo oggetti anche non strettamente necessari.

Qual è il prezzo da pagare di uno stile di vita sconsiderato?

Luigi Gallo, tra i molti che sollevano questa importante questione, mette in luce anche il delicato tema della gestione dei nostri dati da parte delle industrie. Tutti noi utilizziamo social network o applicazioni di e-commerce; tuttavia, è fondamentale interrogarsi su dove finiscono i nostri dati sensibili, se vengono impiegati per manipolare le nostre opinioni o per spingerci all’acquisto di determinati prodotti o per influenzare le nostre scelte politiche.

Siamo consapevoli di questa realtà?

Il dibattito sul tema è essenziale per garantire una maggiore trasparenza e protezione dei nostri diritti digitali. Dobbiamo essere più critici nell’uso delle tecnologie digitali e nella condivisione dei nostri dati personali: solo così possiamo contribuire a costruire un futuro digitale più equo e responsabile per tutti.

È essenziale ritornare a discutere, a parlare, a creare opinioni non conformate. Dobbiamo attivare veri e propri luoghi di dibattito, in cui possiamo esaminare il progresso tecnologico nei suoi aspetti positivi e negativi. Non dobbiamo più limitarci a subire la tecnologia, ma dobbiamo utilizzarla in modo responsabile senza compromettere l’equilibrio naturale. Ritorno al 2050 è un saggio che affronta questa tematica in modo avvincente. L’opera ci offre infatti uno sguardo nuovo e attento sul progresso e sulle sfide che dobbiamo affrontare come società a iniziare dal clima. Infatti, le ondate di calore sempre più frequenti e prolungate, le piogge torrenziali e le inondazioni non sono più eventi atmosferici rari, ma diventano parte della nostra realtà quotidiana. L’Italia come molte altre regioni del mondo è ormai in perenne stato di allerta meteo.

Leggere Ritorno al 2050 – verso una Terra giusta, ci aiuta non solo a comprendere meglio le implicazioni del progresso tecnologico sulla nostra società e sull’ambiente, ma ci spinge anche a considerare le azioni che possiamo intraprendere nel nostro piccolo per promuovere un cambiamento positivo.

Forse, proprio attraverso piccoli gesti e trasformazioni personali possiamo contribuire a costruire un futuro sostenibile e promettente per le generazioni future.

Luigi Gallo, già presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, due volte parlamentare della Repubblica, presidente dell’associazione Terra Giusta, mental coach, social media manager, docente di elettronica, ingegnere informatico. Coautore con il professor Paolo Mottana del libro Educazione diffusa. Per salvare il mondo e bambini è attualmente membro del comitato nazionale Istruzione e Cultura per il M5S. Coordinatore per il M5S della ricerca di previsione Cultura 2030 condotta dal professore emerito Domenico De Masi.

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