Recensione: Purple Rose – Rose viola…. L’impossibile è possibile
“Non esiste grido di dolore senza alla fine un’eco di gioia.”
Ramon De Campoamor
Questo è “Purple Rose” di Francesco Falconi (AltreVoci Edizioni), nato a Grosseto nel 1976, ingegnere delle telecomunicazioni, vive a Roma. Pur lavorando in ambito scientifico, ha sempre amato la letteratura ed il suo primo romanzo “Estasia” è stato scritto a soli 14 anni. “Purple Rose” è una riedizione e rivisitazione della dilogia “Nemesis” edita nel 2011 da Castelvecchi Editore.
Ellen e Kevin, due giovani in piena fase adolescenziale, il college, gli amici, la vita che, seppur in modo diverso per ognuno, sta sbocciando proprio in quel momento, l’amore a prima vista.
Da queste poche righe ci potremmo aspettare la trama di una bella storia d’amore caratterizzata dai “pro” e i “contro” tipici dei 16 anni come la purezza e l’innocenza dei sentimenti, il mal di pancia se lui non chiama o non si fa vedere, l’amico/a geloso/a perché vorrebbe essere lui/lei l’oggetto di quel sentimento, la scuola, i compiti etc etc….
In effetti Falconi non fa mancare nulla di tutto ciò alla sua storia, ma va ben oltre, perché inserisce i suoi protagonisti in due contesti diametralmente opposti per natura (o per come ci hanno insegnato), destinati a combattersi per l’eternità, impossibile quindi parlare di amore e men che meno di vivere questo amore.
Uno rappresenta il Bene, l’altra il Male, entrambi in mezzo a noi esseri umani per salvarci / influenzarci / ammalarci / aiutarci a essere felici e mantenere quel latente “equilibrio” che altrimenti non potrebbe esistere.
“Così va la vita, da sempre. Non c’è amore senza dolore. Non c’è gioia senza sofferenza, speranza senza disperazione. [….] Diamo la possibilità agli uomini di decidere della propria vita. Senza costrizioni.”
“Ma gli uomini sono creature troppo deboli e corruttibili.”
“Siamo qui per aiutarli.”
Il romanzo di Falconi è un ottimo mix di romanticismo, fantasy e thriller, pieno di buoni spunti per la vita di tutti i giorni se lo si leggesse con occhio attento e aperto a tutte le varie possibilità. Perché quando si legge (qualsiasi cosa si legga), a mio avviso, bisogna andare oltre le parole per “portarsi a casa” quel valore aggiunto in più che ogni scrittore vorrebbe trasmettere al suo lettore.
Il testo, di facile lettura, scorre velocemente, e soprattutto per chi ama il genere fantasy è molto appassionante.
Cosa ne sarà dell’amore impossibile di Ellen e Kevin, dell’eterna lotta tra il Bene e il Male, tra Angeli e Demoni?
Lo scopriremo solo leggendo il secondo volume della dilogia intitolato “Broken Wings”.
“Ellen spalancò le ali nere.
Kevin spalancò le ali bianche.
In un unico abbraccio.
Si alzarono in volo.
Lontani.
Senza una meta.
Il cuore era la loro unica bussola.”
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