Recensione: “Pinguino” – Il buon tacer…
PINGUINO
scritto e illustrato da Polly Dunbar
CAMELOZAMPA edizioni
Si è portati a considerare un libro per bambini una materia semplice. Quanto di più lontano dalla realtà! Ogni libro pensato per un lettore di qualche manciata d’anni, deve superare un duplice ostacolo: convincere l’adulto che lo sceglie e affascinare il bimbo che lo riceve, quasi sempre in dono.
Pinguino di Polly Dunbar, con un agile doppio salto mortale, ce la fa!
Ben è un simpatico bambino col suo pigiamino verde punteggiato di stelle. Da un suo pacco regalo sbuca fuori Pinguino. Ben è entusiata e cerca in ogni modo di comunicare con Pinguino per coinvolgerlo nei suoi giochi. Ma Pinguino non ne vuol sapere di parlare. Lentamente la storia scivola in un mondo surreale, la realtà sfuma via via, fino ad arrivare al poetico finale.
Pinguino è un libro per bambini piccoli, ma accende nel lettore adulto scintille e riflessioni profonde. Tema centrale del racconto è il linguaggio, la storia mette in luce come il linguaggio non sia sempre immagine, ma più spesso, limite del mondo. La parola descrivendo la realtà, la fa accadere, ma ne è condizione la possibilità. Il linguaggio, narrando, traccia la storia ordinata del mondo.
Diceva tantissimi anni fa Gorgia, filosofo siceliota: “La parola è minuta e invisibile, eppure compie miracoli… Può spegnere la paura, alimentare la gioia, accrescere la compassione”.
La questione però non è così semplice: Pinguino a parlare proprio non ci sta e a nulla valgono tutte le domande, gli sforzi, i capitomboli e i capricci di Ben!
“Ben provò a dare Pinguino in pasto a un leone di passaggio. Pinguino non disse niente. A Leone non andava di mangiare Pinguino. Ben fece una scenata. Pinguino non disse niente.”.
Per Pinguino la parola diventa confine, costrizione, un corridoio troppo stretto. In fondo lui è un pinguino sbucato fuori da un pacco regalo e le parole non sono abbastanza “in gamba” per descrivere il suo mondo e i suoi pensieri.
Al tempo di Platone i filosofi erano convinti che le parole fossero specchio delle idee, che il linguaggio fosse espressione del pensiero e indicasse la realtà da esso descritta. La realtà di Pinguino è troppo complessa per essere descritta con semplici parole…
La saggezza popolare rammenta che “il buon tacere non fu mai scritto”. Polly Dunbar scrivendo e illustrando questo delicato racconto, scrive proprio “un buon tacer”.
Non risparmiando piccoli colpi di scena e momenti di paura, la storia si conclude nel più splendido dei modi, nella scoperta di un linguaggio comune che travalica le parole.
In questa edizione curatissima, sia nella traduzione a cura di Sara Saorin, che nella veste grafica, Pinguino arriva dritto al cuore di adulti e bambini, complice anche la forte carica umoristica e comunicativa delle illustrazioni. Edito per la prima volta in Italia, è considerato un classico contemporaneo e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: Booktrust Early Years Award, Practical Pre-School Award, UKLA Book Award, Red House Children’s Book Award, Nestle Silver Children’s Book Prize, Finalista Kate Greenaway Medal.