Recensione: "Piaceri semplici" - Donne che sembrano forti Recensione: "Piaceri semplici" - Donne che sembrano forti

Recensione: “Piaceri semplici” – Donne che sembrano forti

Recensione: "Piaceri semplici" - Donne che sembrano forti Recensione: "Piaceri semplici" - Donne che sembrano fortiPiaceri semplici
di Jane Bowles
tradotto da Paola Moretti
edito da Racconti

Piaceri semplici, di Jane Bowles, è una raccolta di racconti il cui comune denominatore è la descrizione, in parte forse autobiografica, di un tipo di donna sui generis, eternamente insoddisfatta e desiderosa di uscire dai vincoli di cui si sente prigioniera.
“Per tutta la vita ho lasciato uno spiraglio…per poter tornare indietro” afferma Alva Perry, la protagonista di uno dei racconti, e con la parola “spiraglio” l’autrice vuole suggerire la caratteristica alla quale l’autrice stessa aspira continuamente, come del resto possiamo intuire leggendo la sua biografia.

Analogo discorso si può fare per Harriet, la cui unica preoccupazione era “solo di dissimulare con successo quello che provava davvero”.

Le donne descritte nei vari racconti sembrano forti, ma in realtà non lo sono, anzi, sono molto spesso succubi di ciò che sta loro intorno, come nel caso di Julia, che “non se la sentiva di dire di no a nessuno” e “non era rapida nell’individuare una natura maligna, essendo lei sia gentile che caritatevole”.

La lettura di questo libro può avere, quindi, effetto terapeutico, in quanto, leggendo i vari racconti, proprio per il fatto che in ciascuno di essi s’indaga a fondo l’animo umano, ogni lettore può trovare qualcosa di sé e riflettere sul proprio comportamento, chiedendosi se sia il caso di cambiare.

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