Recensione: “Passaggi segreti”. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più bella Recensione: “Passaggi segreti”. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più bella
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Recensione: “Passaggi segreti”. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più bella

Recensione: “Passaggi segreti”. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più bella Recensione: “Passaggi segreti”. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più bella Un pomeriggio d’inverno sono partito per un viaggio così breve che non pensavo potesse condurmi così lontano”.

Nel complicato risveglio post-Covid la lettura ha una funzione terapeutica. E molte nuove uscite invitano a scoprire l’Italia attraverso itinerari imprevisti.

Passaggi segreti”, scritto da Federico Pace edito per Laterza, è un viaggio attraverso l’Italia più bella, più nascosta.

Tra le valli e i monti, lungo i fiumi e tra gli alberi. A pochi passi dalle città e lontanissimo dalle autostrade. Là dove il rumore delle metropoli retrocede, ci sono vie poco battute, percorsi ferroviari nascosti, passaggi fluviali e varchi che aprono la strada verso un’Italia preziosa e profonda.

Dalle enigmatiche vie cave di Pitigliano scavate nel tufo al rocambolesco fascino della statale 92 che attraversa la dorsale della Basilicata. Dal sentiero di punta Manara che conduce lì dove, al confine con il mare, una torretta ancora sembra attendere l’attacco dei Saraceni, fino ai meandri misteriosi delle barene tra le isole abbandonate della laguna della Venezia Nativa.

Dai gradoni luminosissimi e irreali della Salita dei Turchi fino al viaggio in traghetto, sulle acque rapide del Lago Maggiore, che conduce all’eremo di Santa Caterina del Sasso. Federico Pace ci accompagna in un suggestivo viaggio tra luoghi che diventano occasione di piccole epifanie, in cui si svela qualcosa di inatteso, un meravigliato contatto che, senza una partenza, non sarebbe stato possibile.

Il paesaggio, il movimento, le storie delle persone e i loro legami offrono l’opportunità di uno sguardo diverso e nuovo su noi stessi, sugli altri e su quel che ci accade intorno.

Ogni viaggio, anche senza saperlo, è quasi sempre un’esplorazione che ripercorre le tracce di chi ci ha preceduto”.

In “Passaggi segreti”, I luoghi che Federico Pace ci porta a visitare sono 12, uno per ogni mese.

Ci invita a spostamenti piccoli, viaggi ”minimi” dalle Dolomiti a Maratea, ma con intima curiosità alla ricerca di un po’ di consapevolezza.

Basta anche solo una passeggiata in montagna: ”Lo strano mistero della luce che filtrava tra le ramificazioni. Il bosco è uno spazio che meraviglia per ciò che è, ma anche per quel qualcos’altro a cui allude e rimanda, per ciò che intende sempre celare. A ogni passo si ha la percezione di arrivare più vicino, di stare per intravedere quel che viene tenuto nascosto. Si intuisce la possibilità di raggiungere il luogo da cui arriva la luce… Ma più si avanza e più il bosco ricrea se stesso, si perde, si dirada, si infittisce e si ostina ad allontanare i confini del proprio limitare”.

Federico Pace, scrittore e giornalista, da vent’anni lavora per il gruppo editoriale Gedi. Per Einaudi ha pubblicato Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza (2008), Controvento. Storie e viaggi che cambiano la vita (2017) e Scintille. Storie e incontri che decidono i nostri destini (2019).

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