Recensione: “Nessuno è imperfetto” La rivincita dei diversi – Storie vere per imparare a volerti bene

Recensione: “Nessuno è imperfetto” La rivincita dei diversi - Storie vere per imparare a volerti bene Recensione: “Nessuno è imperfetto” La rivincita dei diversi - Storie vere per imparare a volerti bene“Nessuno è imperfetto” La rivincita dei diversi
di  Vladimiro Polchi
editore De Agostini

La forza di questo libro è nella divulgazione delle “imperfezioni”, non è difficile ritrovarci una parte di noi, oppure un episodio analogo accaduto a un parente o a un amico.

Vladimiro Polchi è un giornalista giovanile (così come la grafica presente nelle pagine del libro), simpatico e moderno. Il suo libro è indirizzato ai ragazzi per far capire loro la molteplicità dei caratteri distintivi di una persona e che nessuno è “difettoso”: a tutti è concessa una seconda possibilità. Rassicura così i suoi lettori e li aiuta ad accettare serenamente le loro e altrui debolezze.
Invita ad approfondire sul web le storie dei protagonisti come fosse una ricerca, per saperne sempre di più, questi, sono tutte icone di successo con una storia da leggere e raccontare.
Io l’ho fatto e devo dire che mi sono proprio emozionata; la vita di ciascuno dei protagonisti è condizionata dalla personale esperienza affettiva vissuta da bambini, molti di loro hanno avuto esperienze traumatiche, negative, sentendosi delusi da una realtà vissuta come “insormontabile”.
Ma come hanno fatto queste icone di successo a modificare, riorganizzare, il loro stato d’insicurezza?
Mantenendo sempre un punto di vista obiettivo: c’è un nome per ogni malattia, per ogni disabilità, e per ognuna un rimedio. La chiave di svolta è provare attrazione per qualcosa ed essere supportati dall’aiuto genitoriale, questi con atteggiamento paziente hanno agito sulla formazione del carattere dei loro figli infondendo loro sentimenti di sicurezza di sè e delle proprie possibilità.
Questo porta ad affrontare la realtà con fiducia e disponibilità.
Identificarmi con i protagonisti per me è stata un’esperienza fantasiosa: li ho visti da bambini, abbiamo attraversato insieme il problema, ne ho scoperto i talenti e come, grazie all’esercizio quotidiano sono stati ricompensati.
Adesso quando guardo i colori di FRIDA KAHLO un brivido mi fa sentire la bellezza delle sue opere d’arte; quando ascolto RAY CHARLES e MIKA apprezzo meglio certe sfumature musicali.
Con il suo elogio degli imperfetti, Vladimiro Polchi ha reso vivo l’interesse per la “perfezione”.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *