Recensione: Nel buio – luci e ombre, buoni e cattivi
Nel buio,
di Fiona Cummins
tradotto da Matteo Camporesi
Brioschi Editore
“Digli di smetterla”
Sono le parole scritte su uno specchio con il sangue e quindi le tracce determinanti per intuire che qualcosa di grave è accaduto ad una famiglia, che in un’ordinaria mattina di una settimana come tante, è sparita nel nulla.
Julianne, vicina di Piper, lancia l’allarme dopo essere entrata nella sua casa perché non riceve alcuna risposta dall’amica, con la quale va a correre ogni martedì mattina.
La donna si ritrova davanti un ambiente nel quale è stata evidentemente interrotta l’imminenza di una quotidianità: i telefoni in carica, la colazione in tavola, gli zaini sulla porta.
Gli investigatori iniziano le indagini sulla scomparsa, ma molti degli elementi trovati sulla scena del crimine non quadrano con le molteplici ipotesi che si fanno lentamente strada e rivelano con il tempo, una realtà agghiacciante ed il coinvolgimento di molti personaggi insospettabili.
Nel buio, di Fiona Cummins è un thriller scorrevole e avvincente che presenta continui colpi di scena.
A differenza di molti altri libri dello stesso genere non c’è in questo romanzo una netta divisione tra buoni e cattivi; l’autrice ama delineare il lato oscuro di ogni personaggio, creando uno scenario quasi asfittico che tiene incollato il lettore che riesce ad identificarsi facilmente nelle umane e talvolta disumane debolezze di tutti i protagonisti.
Al lettore risulta semplice affezionarsi ad esempio agli investigatori Clover e Blu, alle loro debolezze e ai loro geniali insight.
L’autrice non toglie però in malvagità ai cattivi, per i quali il movente è assolutamente privo di ogni possibilità di comprensione in quanto non riesce a giustificare una tale efferatezza nei delitti.
Desideri come il senso di vendetta, il denaro e l’ambizione sono raccontati in modo che se ne colga l’esasperazione.
La stessa che rende capaci di rimuovere ogni ostacolo al fine di raggiungere i propri scopi e di mantenere, strumentalmente sepolti, dei segreti.
Il romanzo è anche un resoconto crudo di come i legami possano diventare terreno fertile di complicità, nel bene ma, quando si è mossi da bassi istinti, soprattutto nel male.
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