Recensione: “Nàccheras”. Una Sardegna senza tempo nel libro d’esordio di Ilenia Zedda
“Nàccheras”, scritto da Ilenia Zedda, al suo romanzo d’esordio edito da DeA Planeta, racconta una Sardegna senza tempo. La stessa Ilenia dichiara che questo libro nasce dall’estremo bisogno di tornare a casa.
Un personale posto nel mondo che ancora nessuno sa di averlo trovato o di doverlo trovare. Si può riassumere così “Nàccheras”, dove il solo racconto degli stupendi paesaggi sardi ti fa catapultare immediatamente con la mente e l’immaginazione sulla spiaggia di Cala dei Mori. Un posto davvero speciale, dove si respira solo aria di mare e di…amore.
Sul fondo del mare, raggiungibili soltanto con una lunga apnea, enormi conchiglie custodiscono un dono: è il bisso, la seta color oro che ha vestito i grandi re dell’antichità, e che oggi una sola donna al mondo è in grado di raccogliere e di tessere. Quella donna è il Maestro – ma molti, avendone paura, preferiscono chiamarla “strega” – e sta insegnando i suoi segreti alla nipote Caterina che, a dispetto dei suoi tredici anni e di un corpo che sta per sbocciare, ogni giorno al calar del sole si tuffa nella Cala e insegue la perfezione spirituale che quel compito richiede.
Sa di non essere ancora pronta, ma sa anche di avere il mare nell’anima e nel destino. Nascosto dietro gli scogli, Francesco la osserva e la ama a modo suo, in silenzio, ammirando la grazia dei suoi gesti. È uno scapestrato, Francesco, appartiene a un popolo di minatori, devoto alla terra, nero di carbone, testardo come la roccia e come il dolore che si agita nel suo sangue. Forse è per questo che non è mai riuscito a rivolgerle neanche una parola? Ma soprattutto, come si diventa qualcosa di diverso da ciò che tutti si aspettano?
Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e piena di mistero, questo romanzo è spinto da una magia implacabile e ritmica come un’onda increspata dal maestrale. E sa raccontare con delicatezza un’età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera. Una storia affascinante della vita.
Al centro del libro “Nàccheras”, lo straordinario patrimonio dell’arte della filatura del bisso, preziosa fibra tessile, una sorta di seta naturale sottomarina ottenuta dai filamenti secreti da molluschi bivalvi noti come nacchera o penna.
“Siamo noi la luce nostra. Noi, e solo noi, con il coraggio dimostriamo di splendere per davvero”.
Un romanzo in cui senza dubbio emergono le tradizioni della Sardegna di Ilenia Zedda, quelle antiche radici che anche se girerai il mondo, sempre li vorresti tornare. Nei luoghi del cuore.
Ilenia Zedda, sassarese, classe 1990, è al suo primo lavoro da scrittrice, lavora come copywriter a Torino, dove ha frequentato la Scuola Holden.