Recensione: "Marx in dieci parole" - Un filosofo pieno di contraddizioni Recensione: "Marx in dieci parole" - Un filosofo pieno di contraddizioni
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Recensione: “Marx in dieci parole” – Un filosofo pieno di contraddizioni

Recensione: "Marx in dieci parole" - Un filosofo pieno di contraddizioni Recensione: "Marx in dieci parole" - Un filosofo pieno di contraddizioniIl saggio Marx in dieci parole di Stefano Petrucciani, Carocci Editore, Roma 2020, è un volume ricco di riferimenti al pensiero marxiano che viene analizzato facendo capo a dieci concetti essenziali: alienazione, diritto, democrazia, libertà, rivoluzione, materialismo storico, feticismo, sfruttamento, capitalismo e comunismo.

Ciascuna voce viene analizzata in senso diacronico, soffermandosi sulla diverse accezioni che il lemma ha assunto nella semantica marxiana nel corso delle varie pubblicazioni del filosofo tedesco.
Ciò permette di capire in modo capillare come le posizioni ideologiche di Marx siano mutate non solo nel rapporto dottrinale coi suoi due grandi punti di riferimento, Feuerbach ed Hegel, ma anche nella dialettica interna, testimoniata da interessanti citazioni epistolari, con Friedrich Engels, l’altro padre fondatore del materialismo storico e continuatore dell’opera marxiana.

L’aspetto più avvincente e per certi versi innovativo di questo saggio breve ma denso di contenuti è la capacità di far emergere un Marx tutt’altro che monolitico e “sicuro” su tante sue posizioni.

Ci viene consegnato un filosofo pieno di contraddizioni e di problemi aperti e un economista in dialettica dinamica con la società e con la storia, sempre pronto a rimodellare il suo pensiero, in una sorta di slancio creativo, per affinare la sua teoria e i risvolti pratici della stessa, soprattutto sul terreno di battaglia più caro a Marx, quello del lavoro della classe operaia.

Proprio il capitolo finale, quello sul comunismo, è emblematico di quanti sforzi abbia fatto Marx (ed Engels con lui) per trovare una coerenza interna nella redazione dal programma teorico e pratico del Manifesto del partito comunista (1848) alla Critica del programma di Gotha (1875).

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