Recensione: "L'uomo che comprò la luna", la Sardegna e la sua filosofia di vita

Recensione: “L’uomo che comprò la luna”, la Sardegna e la sua filosofia di vita

Una coppia di agenti segreti italiani (Stefano Fresi e Francesco Pannofino) riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato (Jacopo Cullin) che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis (Benito Urgu). A questo punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la luna? E perché?

Recensione: "L'uomo che comprò la luna", la Sardegna e la sua filosofia di vita

Nel caso non fosse chiaro, questo è un film marcatamente sardo. Sardo è il regista, Paolo Zucca, sarda è Geppi Cucciari che insieme a Barbara Alberti e il regista stesso firma la sceneggiatura.  Sardo (e non poteva essere diversamente) il protagonista Jacopo Cullin.

Zucca è al suo secondo lungometraggio, dopo L’arbitro, nel quale apparivano ancora Cullin, Urgu e Pannofino e pure Geppi Cucciari. L’amalgama funziona anche in questo secondo lavoro, garantendo a L’uomo che comprò la Luna un meccanismo ben oliato che si percepisce sin dalle prime scene.

Il film segue il canone della commedia, con alcuni momenti particolarmente divertenti e racconta la Sardegna e i sardi andando in profondità senza mai scadere troppo nello stereotipo ma anzi giocando con usi e costumi con sapienza e con l’affetto che solo i sardi possono avere nei confronti dei propri conterranei.

Alcune scene sono letteralmente memorabili, con una menzione particolare per una che comprende un Apecar e un asino, altre sono profondamente poetiche, lasciando spazio alla riflessione su un mondo non ancora perduto e anzi incredibilmente romantico nella sua capacità di conservarsi.

In una Sardegna più lunare della Luna, sarà proprio il legame ancestrale con il nostro satellite, capace di regolare le maree e l’umore delle donne, a salvare la situazione. E i personaggi, in simbiosi con i paesaggi mozzafiato, non ci lasceranno dubbi sulla parte da cui stare.

Con oltre 300 Mila euro al box office con solo 10 copie uscite in anteprima nelle sale della Sardegna e una media copia eccezionale (4.343 euro in questo weekend), L’uomo che comprò la Luna sbarca nelle sale cinematografiche della penisola da giovedì 2 maggio. Il film  è prodotto da La Luna, Indigo Film e Rai Cinema. La distribuzione è a cura di Indigo Film, grazie anche al supporto della Sardegna Film Commission.

L’uscita nelle sale cinematografiche della penisola sarà accompagnata da presentazioni alla presenza del cast, del regista e delle sceneggiatrici. Si parte il 2 maggio da Roma (Cinema Caravaggio e Quattro Fontane), Milano (Cinema Anteo), Bologna (il 3 maggio, al Cinema Jolly) e Torino (il 4 maggio al Cinema Centrale), per proseguire nel resto del territorio nazionale. Per informazioni sulle sale che programmano il film e sui saluti in sala: www.luomochecomprolaluna.com ).

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