Recensione: “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”. Il mondo degli adulti nell’infanzia Recensione: “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”. Il mondo degli adulti nell’infanzia

Recensione: “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”. Il mondo degli adulti nell’infanzia

Recensione: “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”. Il mondo degli adulti nell’infanzia Recensione: “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”. Il mondo degli adulti nell’infanziaLezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari”, scritto da Vanessa Roghi per Laterza edizioni, è la storia dell’inventore di favole e filastrocche, ma non solo.

L’editore Laterza, nel centenario della nascita di Gianni Rodari, pubblica per il nostro piacere la sua biografia, con una solo certezza: il bene che prova la scrittrice e storica Vanessa Roghi per lo scrittore, dalla forma più documentale che narrativa al saggio.

Chi, nella sua vita, da bambino o da adulto, non ha mai avuto tra le mani un libro di Gianni Rodari? “Filastrocche in cielo e in terra”, “Favole al telefono” e “Il libro degli errori” fanno parte dei ricordi e dell’immaginario di moltissimi di noi e non soltanto in Italia, visto che Rodari è uno degli scrittori più tradotti in tutto il mondo, oggetto di culto in Russia come in Brasile.

Ma Gianni Rodari non ha “soltanto” inventato favole e filastrocche, bensì molto di più: ha inventato un nuovo modo di guardare il mondo e l’ha fatto rivolgendosi ai bambini e, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco, ha portato l’elemento fantastico nel cuore della crescita democratica dell’Italia repubblicana.

“Lezioni di Fantastica”, ricostruisce la vita di questo grande intellettuale a partire dai grandi “insiemi” che l’hanno riempita – la politica, il giornalismo, la passione educativa, la scrittura e la letteratura – con l’ambizione di raccontare un Gianni Rodari tutto intero, di sottrarlo allo stereotipo dello scrittore ‘facile’. Un uomo il cui gioco di invenzioni e parole, come ha scritto lui stesso, “pur restando un gioco, può coinvolgere il mondo”.

In una attenta analisi dei suoi scritti nonché di documenti e testimonianze, attraverso una ricostruzione ricca e ampia, attraverso un linguaggio molto chiaro, ci permette di scoprire, o riscoprire per i più competenti, le molteplici e variegate esperienze professionali, l’impegno sociale e politico, le travagliate decisioni, la crescita culturale, il ruolo di Gianni Rodari nella cultura italiana dagli anni Quaranta al 1980, data della sua prematura scomparsa a soli sessant’anni.

Un uomo tutto intero, e non a una unica dimensione”, determina così Vanessa Roghi lo scrittore Gianni Rodari. Il libro inizia con uno dei giochi preferiti di Rodari: il gioco degli insiemi, dividendo il libro in ventuno capitoli, ciascuno dedicato a un aspetto o a una fase della vita dello scrittore.

Gianni Rodari inoltre, come scopriamo nel volume “Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari”, ha fatto il maestro di scuola soltanto per pochi anni e  ancora oggi c’è chi pensa che quello sia stato il suo mestiere principale, ma lui,in realtà,  il maestro lo aveva fatto totalmente controvoglia , solo per povertà e per necessità di lavorare.

Molti guai del mondo dipendono dal fatto che si può scrivere con una macchina da cucire, ma non si può cucire con una macchina da scrivere”.

Nel lavoro a “Paese Sera” Rodari, nell’incontro con Einaudi, mette a punto una pratica linguistica democratica: le parole, nella loro perpetua disponibilità all’uso e all’infrazione dell’uso, devono diventare patrimonio di tutti.

Gianni Rodari si può davvero definire un intellettuale a tutto tondo, capace di rompere gli schemi, ma soprattutto di tenere a mente il passato ed il futuro del paese, perché molto spesso parlando di lui ci dimentichiamo la sua vera storia politica, la sua battaglia e il suo lavoro.

Vanessa Roghi ha insegnato Storia contemporanea all’Università Roma Tre, Storia e TV nella Facoltà di Lettere della Sapienza Università di Roma e studia Storia della cultura. Per Laterza ha pubblicato “La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole” (2017) e “Piccola città. Una storia comune di eroina “(2018).

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *