Recensione: L’eccezione che dà la speranza – La scelta che cambia la vita
“Siamo solo un’eccezione Sasha, l’eccezione che conferma la regola!”.
“Ti sbagli, […]. Noi siamo l’eccezione che dà la speranza! E la speranza è il motore dell’anima! La speranza porta vanti il mondo!”.
“Magari è come dici tu, […]. Allora spero che tu mi abbia perdonato per averti rubato la vita e puoi star certo che farò qualcosa per ripagarti, fosse anche l’ultima!”.
Questo è: L’eccezione che dà la speranza di Fabrizio Capuano (Graus edizioni) nato a Napoli il 6 maggio 1972 e residente con la famiglia a Santa Maria degli Angeli (Assisi).
1980 – 2015 – 2023 – poco più di quarant’anni di storia, dalla nascita al raggiungimento dell’età della maturità di un un uomo la cui famiglia ha contribuito a rendere ciò che è diventato ed inconsapevolmente, di riflesso, anche la storia trasversale e opposta di un altro uomo.
Fabrizio Capuano, in questo romanzo davvero ben scritto, descrive molto chiaramente come alla nascita siamo tutti uguali e come, invece, il nostro destino possa essere inevitabilmente segnato dalle scelte consapevoli / inconsapevoli altrui o semplicemente dal fato che crea l’opportunità.
La storia, raccontata da un narratore, si articola in tre parti relative a tre diversi archi temporali con il momento di maggiore tensione nella seconda parte.
Capuano entra nel dettaglio di ogni singola situazione, emozione o pensiero dei suoi personaggi e lo fa riuscendo a mantenere alta l’attenzione del lettore, così alta da fare fatica ad interrompere la lettura ed anche la lunghezza stessa del romanzo ben si presta per iniziarlo e finirlo nella medesima giornata.
Il tema trattato è molto delicato, l’autore entra nei meandri delle dinamiche familiari ove la mania del controllo di uno dei componenti ingenera tutta una serie di vicissitudini, sofferenze, errori e sotto certi aspetti orrori, fino ad un epilogo che capovolge tutto perché come enunciato nel titolo stesso esiste l’eccezione che dà la speranza.
Sicuramente un libro da leggere.