Recensione: “Le strade del figlio”- Un viaggio alla ricerca di se stesso Recensione: “Le strade del figlio”- Un viaggio alla ricerca di se stesso

Recensione: “Le strade del figlio”- Un viaggio alla ricerca di se stesso

Recensione: “Le strade del figlio”- Un viaggio alla ricerca di se stesso Recensione: “Le strade del figlio”- Un viaggio alla ricerca di se stessoLe strade del figlio
di Giona Peduzzi
Casa Editrice Polaris

In psicologia la tafofilia è un interesse morboso e patologico per le tombe e i cimiteri ed è questo di cui sembra soffrire Ermanno, il protagonista di Le strade del figlio. Ma, procedendo nella lettura del libro, appare evidente che nulla è di tutto questo. Ermanno, invece di seguire le lezioni all’università, trascorre buona parte delle giornate al camposanto del Verano a Roma ma,  solo,  per riprendere di nascosto con la telecamera i parenti in visita ai loro cari defunti. Ermanno infatti è fermamente convinto di poter diventare un grande regista, velleità che duramente distruggerà il suo docente di Storia del Cinema.

Sarà questo il motivo per cui Ermanno, incoraggiato anche da Poz, suo compagno di appartamento, all’insaputa della madre con la quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale, deciderà di mollare tutto e partire per l’India alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto e che spera possa aprire un barlume alle sue domande senza risposta.

L’impatto con la realtà indiana sarà duro e sofferto. Ermanno è una persona complessata, turbata ed estremamente egocentrica e forse anche un po’ razzista. Da una parte ha una profonda sottostima di se stesso ma dall’altra è sicuro di essere molto intelligente, interessante, colto e profondo. L’autore con uno stile a volte dissacratore,  a volte ironico e sarcastico, ci colpisce per la sua attenzione particolare nella descrizione delle persone nel loro intimo più profondo e delle situazioni che porteranno Ermanno alla profonda ricerca del suo “essere qualcuno”.

Ermanno ha diciannove anni ma non ha ancora conosciuto l’amore e neanche il sesso per i quali prova indifferenza, ma di cui in realtà ha paura e quando conosce Shanti, bellissima e intrigante ragazza con la quale farà la sua prima esperienza sessuale, scoprirà la passione ma anche il dolore.

Il viaggio in India lo costringerà a confrontarsi con se stesso e “se prima vedeva nella tazza del cesso se stesso”, piano, piano, si accorgerà che l’incontro con il padre lo metterà di fronte alla consapevolezza di riuscire a gestire meglio l’irruenza e l’egoismo, la sfrontatezza e il senso di superiorità.

Giona Peduzzi è nato nel 1980 in provincia di Como e vive a Roma. E’ stato tra gli autori di molti programmi televisivi tra cui: C’è Posta per te, Portobello, La Corrida, Il Festival di Sanremo e molti altri. Le strade del figlio è il suo primo romanzo.

 

 

 

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