Recensione: “L’arte in sei emozioni”. Un viaggio tra i capolavori dell’arte attraverso noi stessi
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumolata nella vita di tutti i giorni. L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno” (Pablo Picasso).
Si apre così il libro “L’arte in sei emozioni” di Costantino D’Orazio, edito da Laterza. Desiderio, delirio, tormento, stupore, dubbio, allegria: emozioni antiche quanto l’umanità, che nei secoli gli artisti hanno raccontato in modi sempre diversi. Un viaggio affascinante tra capolavori dell’arte universale e dentro noi stessi.
Tutti noi abbiamo un’opera d’arte preferita che appena la guardiamo riesce a farci emozionare e, perché no, a calmarci nelle giornate stressanti. “L’arte in sei emozioni”, si occupa proprio di spiegare le emozioni umane e come sono state rappresentante dai grandi artisti.
La storia dell’arte può essere raccontata da tanti punti di vista: attraverso le tecniche, i movimenti, le committenze, i linguaggi o gli stili. Questo libro sceglie un’altra strada. Ci invita a compiere un viaggio nel tempo, dall’antichità ad oggi, per scoprire come gli artisti hanno rappresentato le emozioni, quelle che si annidano nei nostri stati d’animo più ineffabili e affascinanti.
Lo storico dell’arte Costantino D’Orazio ci guida tra capolavori famosi e opere meno note per accompagnarci alla scoperta del desiderio, del delirio, del tormento, dello stupore, del dubbio e dell’allegria. Sentimenti che l’umanità ha avvertito e considerato in maniera sempre diversa nel corso dei secoli.
Dai reperti dell’antica Grecia ai capolavori del Rinascimento, dalle invenzioni del Barocco alle rivoluzioni del Romanticismo, fino alle provocazioni del Novecento, l’arte ha attinto alle emozioni delle donne e degli uomini creando simboli e personaggi per raccontarle. Eros per il desiderio, Prometeo per il tormento, Medusa per il delirio, Maddalena per lo stupore, Polimnia per il dubbio e i putti per l’allegria, sono solo alcune delle figure che svelano il tumulto di emozioni contenuto in queste pagine.
“Non sono affatto convinto che un’opera d’arte, per avere senso, debba necessariamente emozionare chi la osserva. Non credo che la missione principale di un capolavoro sia quella di trasmettere un’emozione, rendere il pubblico complice di un sentimento, irretire le persone facendo breccia nel loro cuore. L’emozione è uno degli strumenti a disposizione di un artista, ma non è un obiettivo imprescindibile”, racconta Costantino D’Orazio.
Il libro “L’arte in sei emozioni”, si fa leggere con interesse e curiosità nelle sue quasi trecento pagine, anche per un pubblico non del settore, arricchito con moltissime immagini, tra sculture di bronzo e di marmo, dipinti a testi letterari, per un vero e proprio viaggio nell’arte attraverso le emozioni.
Costantino D’Orazio è storico dell’arte presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Curatore del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – dal 2014 al 2017, collabora con l’Università LUISS e l’Università LINK Campus. Conduce la rubrica AR-Frammenti d’Arte su Rainews24 e partecipa al programma Wikiradio su Radio3. Oltre a numerosi cataloghi di mostre, ha pubblicato: Andare per ville e palazzi (2015) per il Mulino; Caravaggio segreto (2013), Leonardo segreto (2014), Raffaello segreto (2015), Michelangelo. Io sono fuoco (2016), Leonardo svelato (2019) e Il mistero van Gogh (2019) per Sperling&Kupfer; Bacon e Freud. Il lato oscuro di Londra (2019) per Skira.