Recensione: "L'altra Luna" - Mostrare il se' invisibile Recensione: "L'altra Luna" - Mostrare il se' invisibile

Recensione: “L’altra Luna” – Mostrare il se’ invisibile

Recensione: "L'altra Luna" - Mostrare il se' invisibile Recensione: "L'altra Luna" - Mostrare il se' invisibileL’altra Luna è un film diretto da Carlo Chiaramonte, con Luna Mijovic e Tania Bambaci. In uscita al cinema il 16 giugno.

Girato in esterni a Roma e Sarajevo, ‘L’altra luna’ è prodotto da Stemo Production in associazione con Xenon Servizi e Seven Dreams, in collaborazione con Rai Cinema, sceneggiato dal regista con Carla Scicchitano, Elma Tataragić e Asja Krsmanović e si avvale della direzione della fotografia di Beppe Gallo, delle scenografie di Marco Dentici, delle musiche originali di Antonino&Luca Chiaramonte e del montaggio di Annalisa Schillaci.

Siamo a Sarajevo, la città chiamata la “Gerusalemme d’Europa”. Nome dovuto alla pacifica convivenza dei fedeli di quattro religioni: islamica, cattolica, ortodossa ed ebraica, ed anche perchè come la Gerusalemme in Israele, porta i segni di tanti conflitti, passati e recenti. Il film non poteva prescindere da questi elementi così significanti e tratteggia i suoi protagonisti mostrando la varietà umana presente nella città.

Tra essi Luna, brillante studentessa, in procinto di sposarsi con il suo fidanzato di lunga data Haris. Ma nella tranquilla quotidianità della sua vita irrompe Martina. Martina è una ragazza in “pausa” dall’Italia, in un momento di crisi personale. La ragazza sarà per Luna, il meteorite che ne cambierà l’aspetto, un imprevisto, una svolta.

Luna e Martina si innamorano senza neanche accorgersene. Così Luna scopre l’altra sua faccia, quella nascosta, non visibile, che come accade al pallido satellite terrestre è totalmente diversa dalla parte visibile. Le due facce della Luna sono del tutto differenti l’una dall’altra e impossibili da mostrare contemporaneamente. L’amore tra le ragazze resta segreto per un po’, ma poi tutto si svela tra l’incredulità e lo sconcerto dei familiari di Luna. Vivere un amore così “altro” richiederà alla ragazza un cambio di orbita?

Il film è soprattutto la storia di legami che si intrecciano e si spezzano, che restano in sospeso come corde lanciate nel vuoto di crepacci dell’anima, in attesa che una mano amica allunghi le sue dita per afferrare e tirare a se’ il capo.

La modernità dei dialoghi e la freschezza della fotografia parlano all’umanità di oggi, suggerendo un salto di qualità ormai urgente e necessario per vivere appieno la libertà di volgere lo stesso sguardo complice e empatico alle due diverse facce della Luna.

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