Recensione: “lala” – piccole cose dalla grande importanza
lala
di Malika Fouchier
tradotto da Francesca Del Moro
Logos edizioni
I bambini non hanno un’immagine di sé. Possono andare in qualunque direzione e diventare ciò che vogliono. La piccola lala è una bambina come tante, il suo nome scritto senza maiuscole, sottolinea la sua appartenenza all’infanzia di tutti noi. Esperienze e gesti minimi accompagnano la sua giornata fatta di piccole cose dalla grande importanza. Tutto quanto le accade è degno di essere vissuto. La sua identità si costruisce via via tra le pagine dell’albo illustrato, proprio attraverso le sue relazioni, attraverso una serie di scambi affettivi ed emotivi.
Malika Fouchier, tradotta da Francesca Del Moro per Logos Edizioni, ci accompagna nella scoperta del piccolo mondo di lala. Un libro per piccoli lettori e per tutti coloro che ancora riescono a cogliere nel quotidiano il “sorprendente” e il “meravigliante”. Non aver voglia di svegliarsi presto ma allo stesso tempo godere del fresco mattutino, diventano eventi da ricordare e a cui dedicare una disegno, una vignetta. Una vignetta piccola, delicata, con semplici tratti espressivi e l’aggiunta di poche pennellate di colore. Una vignetta piccola per raccontare piccole storie quotidiane.
“a scuola lala ha degli amici
ma il suo preferito è noè
anche se non è sempre stato così”
“lala è una frana in matematica
allora a volte noè l’aiuta un pochino
ma sono più le volte che la lascia arrovellarsi”
“alla mensa quando si è sazi
si buttano gli avanzi in un secchio
è per il cane della signora della mensa”
In questa storia senza maiuscole, non c’è neanche punteggiatura. Tutto si legge d’un fiato, proprio come scorre la vita, attimo dopo attimo. E nella connessione tra lei e i suoi piccoli amici, il suo piccolo mondo, vi è l’origine della formazione del senso di sé nella piccola lala, in un circuito interaffettivo che si svolge in migliaia, milioni di microrelazioni affettive nel corso delle giornate, all’interno delle quali si stabilisce un gioco di specchi tra la bambina e il mondo.
Un gioco di specchi che in noi lettori adulti intercorre tra l’oggi e i ricordi d’infanzia. Vignetta dopo vignetta riusciamo a costruire un ponte che ci conduce attraversandolo, nel cuore del nostro sentire “bambino”, quando ogni cosa era nuova e importante. Un breve viaggio alla riscoperta della storia minima di ognuno e di quei piccoli particolari che hanno fatto di noi gli adulti che siamo.