Recensione: “La tuffatrice”. La dittatura del controllo in un mondo iper tecnologico, tra omologazione e individualità
E’ un libro d’esordio “La tuffatrice” di Julia von Lucadou, tradotto da Angela Ricci, edito da Carbonio Editore nell’aprile 2020, proprio nel pieno dell’emergenza Covid e per questo distribuito inizialmente in aprile solo in formato Kindle e in maggio anche in cartaceo nelle librerie.
Riva è giovane, atletica e bellissima e la sua passione per il volo l’ha resa popolare e ricca di privilegi e contratti milionari. E’ una campionessa di Highrise Diving; si lancia dai grattacieli di una città futuristica, dove tutto il mondo la guarda con gli occhi sbarrati e a bocca aperta. La sua vita è perfettamente controllata e segue una rigida programmazione. Eppure nel suo lussuoso attico, un giorno decide di mollare tutto, senza un’apparente ragione. Non si allena più, non parla, scompare dai social, mollando contratti e investitori.
Per motivarla viene chiamata una giovane e ambiziosa psicologa, Hitomi Yoshida, che dovrà sorvegliarla giorno e notte attraverso telecamere nascoste in ogni angolo della casa. Ne nasce un programma di “psicanalisi a distanza”.
Da subito Hitomi capisce di essersi imbattuta in un caso difficile e che dal successo dell’incarico dipenderà il suo futuro professionale. Ma è proprio attraverso l’analisi del disagio di Riva, che Hitomi scoprirà di essere lei stessa prigioniera di una realtà virtuale e claustrofobica che ha ormai preso il sopravvento. Due donne allo specchio che si confondono in un’unica identità, in un dolore dal passato sconosciuto e dal presente pilotato.
”La tuffatrice” è un romanzo dal testo elegante e giovane che, lentamente e senza grossi colpi di scena, trasporta il lettore da una falsa utopia ad un possibile e papabile futuro forse non così troppo lontano.
Un romanzo distopico e visionario che cattura l’attenzione del lettore già dalle prime pagine, così come Riva, campionessa di Highrise Diving, fa con gli spettatori che assistono a i suoi tuffi. Riva è lo specchio di una società della performance in cui il valore di un individio si misura col livello di produttività e status. E’ felice solo quando salta nel vuoto, ma è davvero libera?
A questa domanda ogni lettore troverà la sua risposta.
L’autrice:
Julia von Lucadou è nata a Heidelberg nel 1982. Ha conseguito un dottorato in scienze cinematografiche e ha lavorato come assistente alla regia e redattrice televisiva. Attualmente vive tra Bienna, New York e Colonia. “La tuffatrice” è il suo romanzo d’esordio. È stato candidato al Klaus Michael Kühne Prize for Best Debut 2018 e allo Schweizer Buchpreis 2018. Ha vinto lo Schweizer Literaturpreis 2019.