Recensione: “La televisione nella pandemia” – La potenza della televisione
La televisione nella pandemia
Intrattenimento, fiction, informazione e sport nell’anno del Covid-19. Annuario 2021
a cura di Massimo Scaglioni
Carocci editore
Collana Biblioteca di testi e studi
Questo saggio – o meglio: annuario – curato da Massimo Scaglioni si configura come una guida utile per comprendere il periodo associato all’inizio della pandemia dal punto di vista dei media e della loro richiesta.
Come dice Aldo Grasso che ne ha curato la prefazione:
“Il difficile periodo di pandemia che abbiamo vissuto nell’ultimo biennio ha confermato tutta la potenza della televisione: di fronte alla crisi, nei momenti più duri del lockdown, essa ha continuato a offrire un presidio di informazione di qualità; ha consentito a una “comunità immaginata” nazionale di rispecchiarsi a distanza; ha intrattenuto milioni di persone che si sono ritrovate, per lunghi periodi di tempo, impossibilitate a uscire di casa e a svolgere una normale vita sociale”.
Si parla dell’ultima annualità, la stagione 2020-2021 che ha rappresentato un periodo normale ed eccezionale per la stagione televisiva; da questa doppia dimensione la spinta del CeRTA (Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) a intraprendere la sua ricerca durata più di un anno.
Il saggio è una ricerca precisa e puntuale su varie tendenze televisive ad ampio raggio, compresa l’offerta streaming e i vari social, la cui originalità – o meglio: innovazione – è l’unicità del suo genere data l’eccezionalità del periodo e i nuovi canali esplorati.
Leggendo qle sue pagine si entra subito in confidenza con alcuni termini tecnici tipici, ovvero:
SCR: Social Content Rating
TTS: Total Time Spent
VOD: Video on Demand
Scripted e Unscripted: è la divisione più netta dal punto di vista testuale, essendo unscripted senza copione e scripted con sceneggiature “scritte”.
Ci sono molte altre terminologie che invito a scoprire leggendo questo affascinante testo.
Ma quali sono i volumi complessivi analizzati?
Si scopre che nel corso della stagione televisiva 2020-21, a titolo di esempio, si è registrata una crescita di oltre il 54% di interazioni sui social network in relazione ai contenuti trasmessi da operatori streaming e varie emittenti.
Come ci dice lo stesso curatore: “Il fenomeno social TV manifestava già da anni una chiara tendenza di crescita come tutti i fenomeni legati al digitale, il lockdown ha impresso un’ulteriore accelerazione alla crescita. Il dato interessante è che la tendenza è rimasta costante anche nei periodi successivi al primo e al secondo lockdown”.
Interessanti le singole analisi dei ranking dei programmi per engagement divise tra: Rai, Mediaset, Sky, Discovery e La7.
Si possono vedere le classifiche anche di singoli programmi inaspettati.
Egualmente degna di nota la suddivisione per piattaforme streaming (OTT, ovvero over-the-top: servizi e contenuti direttamente via Internet) in cui, con rigore e precisione, sono passati al vaglio i programmi più performanti su: Instagram, Facebook, Twitter.
Delle social TV viene fornito anche un dettaglio riguardo a sincronie e asincronie rispetto alla programmazione e ci si spinge anche oltre la TV, analizzando quelli che sono i volti più performanti sui social.
La chicca da scoprire resta quanto si sostiene sullo sport, risultando il genere più coinvolgente della social TV dove, tra i match linear più commentati, il primo posto è occupato dalla partita di Champions League Barcellona-Juventus dell’8 dicembre 2020.
A questo accurato prontuario non poteva certo mancare un’altrettanta attenta indagine sui mercati di riferimento.
Uno scenario, quello analizzato, che era già da tempo in seme e che la recente pandemia ha contribuito come ulteriore spinta alla crescita.
Ne è la conferma il suo non fermarsi e restare stabile.
E questo sarà probabilmente argomento della prossima ricerca che, se il buongiorno si vede dal mattino, promette sicuramente molto bene.
Un libro, nonché una ricerca, di cui se ne sente il bisogno, e, a ragion veduta, dopo una piacevole lettura.