Recensione: “La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale”. I cambiamenti che attendono il mondo
“Il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe, lo scenario si fa attuale e accade nel modo più sconvolgente. E’ turbolento, traumatico. Due imperi, uno in declino e l’altro in ascesa, accellerano la resa dei conti. Chi sta in mezzo – come gli europei – farà la fine del vaso di coccio? Nessuno di noi è attrezzato per affrontare la tempesta in arrivo”.
Si apre così “La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale”, scritto da Federico Rampini, edito da Mondadori, è una guida ed un manuale di sopravvivenza nel mondo nuovo che ci attende, scritto prima della pandemia globale Covid-19, voleva già far luce appunto su una tempesta in arrivo. Quella economica mondiale, che ora come non mai è un argomento di discussione quotidiana.
Il mondo è cambiato molto più di quanto gli occidentali si rendano conto. Il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe. Ci siamo distratti mentre la Cina subiva una metamorfosi sconvolgente: ci ha sorpassati nelle tecnologie più avanzate, punta alla supremazia nell’intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. E all’avanguardia nella modernità ma rimane un regime autoritario, ancora più duro e nazionalista sotto la guida di Xi Jinping.
L’Italia è terreno di conquista per le Nuove Vie della Seta. In Africa è in corso un’invasione cinese di portata storica. Due imperi, uno declinante e l’altro in ascesa, scivolano verso lo scontro. L’America si è convinta che, «ora o mai più», la Cina va fermata. Neppure i leader delle due superpotenze hanno un’idea chiara sulle prossime puntate di questa storia, sul punto di arrivo finale.
Mettono in moto forze che loro stessi non sapranno dominare fino in fondo. Pochi anni fa le due superpotenze sembravano diventate quasi una cosa sola, tanta era la simbiosi tra la fabbrica del mondo (cinese) e il suo mercato di sbocco (americano). Quell’epoca si è chiusa e non tornerà. Sta succedendo ciò che molti esperti consideravano impossibile. I dazi sono stati solo l’acceleratore di un divorzio che cambierà le mappe del nostro futuro. Trump può subire l’impeachment o perdere le elezioni nel 2020 ma i democratici che lo sfidano sono diventati ancora più intransigenti con Pechino.
Il giornalista Federico Rampini, nel suo “La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale”, vuole illustrarci il mondo con i suoi occhi. Rampini, in Oriente ha vissuto a lungo e la Cina è stata per molti anni la sua casa, infatti nel libro descrive benissimo il conflitto tra gli Usa e la Cina.
Mentre l’Occidente era impegnato a risolvere i problemi politici interni al continente europeo ed americano, e ad asserragliarsi per paura dei migranti, la Cina ha preso piede in tutto il mondo, superando gli Stati Uniti in tutto: nella tecnologia, nell’innovazione, negli studi.
Ci viene offerta così una guida per capire la nuova geopolitica mondiale, ancora prima dell’emergenza sanitaria globale, che purtroppo sta compromettendo ancora di più la situazione tra le potenze economiche mondiali.
“Se conosci il nemico di te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia” (SUN TZU, L’arte della guerra, VI secolo a.C.)”.
Federico Rampini, corrispondente della «Repubblica» da New York, ha esordito come giornalista nel 1979 scrivendo per «Rinascita». Già vicedirettore del «Sole-24 Ore» e capo della redazione milanese della «Repubblica», editorialista, inviato e corrispondente a Parigi, Bruxelles, San Francisco, ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai, e alla Sda-Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank americano di relazioni internazionali. Da Mondadori ha pubblicato: Il secolo cinese (2005), L’impero di Cindia (2007), L’ombra di Mao (2007), La speranza indiana (2008), Occidente estremo (2010), Alla mia Sinistra (2011), Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo (2012), Banchieri (2013), Vi racconto il nostro futuro (2014), All You Need Is Love (2014), da cui ha tratto uno spettacolo teatrale, L’Età del Caos (2015), Banche: possiamo ancora fidarci? (2016), Il tradimento (2016) e La linea rossa (2017). Ha prodotto e interpretato quattro spettacoli teatrali, da ultimo Trump Blues con suo figlio Jacopo. Ha realizzato un ciclo televisivo a puntate per Rai Storia, Geostorie.