Recensione: La rivolta – La madre di Riccardo Cuor di Leone
“La rivolta”
di Clara Dupont-Monod
tradotto da Tommaso Gurrieri
Edizioni Clichy
“Negli occhi di mia madre vedo cose che mi devastano”.
Inizia così La rivolta il nuovo libro di Clara Dupont-Monod, pubblicato in Francia nel 2018 ed edito in Italia da Clichy con la traduzione di Tommaso Gurrieri. Un romanzo storico che racconta la storia di Eleonora D’Aquitania e della rivolta che organizzò contro il proprio marito Enrico II d’Inghilterra, il Plantageneto, con l’aiuto dei loro figli nella primavera del 1173.
La voce narrante della storia è Riccardo Cuor di Leone, quarto degli otto figli della coppia, che ripercorre la storia della madre dal matrimonio con Luigi VII re di Francia, unione che riuscirà a far annullare per poter sposare il re d’Inghilterra.
Eleonora rivive nella sua audacia e potenza, donna libera in un contesto socioculturale che le voleva relegate a ruoli subalterni, in disparte, destinate a essere madri per garantire la continuità della stirpe, oppure relegate nell’immagine di spietate belle dames sans merci causa di rovina dell’uomo.
La storia ci ha lasciato le tracce di una Eleonora come anima precorritrice di un’emancipazione che inizierà il suo vero percorso molto secoli dopo, Clara Dupont-Monod ne ricostruisce i movimenti, non entra nei suoi pensieri ma lascia che questi vengano interpretati dal figlio che la osserva, la ama, la teme, la rispetta ma ne diffida al tempo stesso.
La rivolta non è soltanto una serie di lotte e strategie che conosciamo dai libri di storia, ma dietro ogni pagina, è un braccio di ferro tra due personalità forti di cui i figli sono testimoni e strumento: un contrasto di genere, uno scontro di potere che rifiuta giochi e di cui il risultato è deciso solo con una sfida a viso aperto.
Di questa sfida, l’autrice ne fa un’abile scrittura, dove ogni frase è come una spada anche quando le parole tendono a un timbro di dolcezza, mentre il ritmo rimane sempre alto e costante, senza pause né eccessive riflessioni, stile che la traduzione di Gurrieri mantiene nella scelta ponderata ed efficace di ogni parola. Il lettore si trova coinvolto in un’atmosfera di tensione crescente dove si erge la figura indomabile di una donna.
La rivolta è un romanzo che toglie la polvere dai libri di storia per dare nuova vita a un passato che ancora riesce a lasciarci con il fiato sospeso, per scoprire quanta modernità possano racchiudere i protagonisti di vicende così lontane.
Su tutto questo domina Eleonora, con lo sguardo rivolto verso il futuro mentre cavalca verso le sue terre, e che non chiede niente perché si basta a se stessa, e tu non puoi fare altro che seguirla ovunque vada.