Recensione: “La Ritrattista” – Una ragazza con un sogno impossibile
Una ragazza con un sogno impossibile.
Un grande pittore pronto ad aiutarla. Un mistero che solo insieme possono risolvere.
“La radice di tutti i demoni è la propria mente”
Ma gCig, Canti Spirituali.
Questo è “La Ritrattista” di Chiara Montani (Garzanti Editori) architetto di formazione, specializzata in arteterapia.
Thriller storico avvincente ed emozionante sia per la trama, fitta di colpi di scena che non possono non mantere alta l’attenzione del lettore, sia per la storia d’amore che si consuma al suo interno tra i due protagonisti. Il tutto ambientato in una Roma del 1400 che ha ormai perso i fasti del Grande Impero.
“Come mi era chiaro, quella era l’anima della Città Eterna. Un luogo in cui squallore e abbandono riuscivano a intaccare la sublime dignità delle antiche vestigia. Esse giacevano in ogni dove, dimenticate e offese, ma da quell’incuria parevano emergere per contrasto ancora più potenti, cariche di una decadente e struggente bellezza”.
La pressoché totalità della vicenda è narrata in prima persona da Lavinia, giovane donna di una bellezza straordinaria e con un sogno impossibile da realizzare per il contesto storico in cui vive nel quale è impensabile che una donna possa impugnare un pennello per realizzare alcunché, figuriamoci opere d’arte che si possano anche solo avvicinare a quelle dei Grandi Maestri di quei tempi. E tra questi vi è Piero della Francesca, suo mentore e grande amore, con sui si troverà a risolvere l’intricato mistero che si nasconde dietro agli efferati omicidi che li vedono coinvolti. Lavinia avrà la possibilità di realizzare in parte il suo sogno, ma questo e la sua incolumità le costeranno un prezzo assai caro.
“Una voce giunse chiara e forte dalle scale, intimando di arrendersi perché la rocca era circondata […]. Scossi appena il capo senza comprendere, cercando nel volto di Piero la risposta alla mia muta domanda. Il suo sguardo me la diede subito, ma faceva troppo male per accettarla”.
I personaggi principali sono accuratamente descritti ed è bello pensare a quelli storici, realmente esistiti come Piero della Francesca, “vivi” ovvero con una vita propria, con affetti, amicizie e problemi comuni e non solo staticamente attraverso le loro opere d’arte o le gesta compiute che studiamo nei libri di scuola.
Chiara Montani ha saputo coniugare insieme storia e fantasia in un thriller assolutamente da leggere.
“Come un navigante tra le fauci di Poseidon di fronte all’orizzonte della Terra promessa, io vedo alfine innanzi a me la meta di tutto il mio vagare. Il tempo è giunto.”