Recensione: “La giustizia degli uomini” – La giustizia che sottintende la libertà
La giustizia degli uomini
di Davide Steccanella
Mimesis Edizioni
Dimenticate tutto quello che avete visto nei legal thriller più appassionanti.
Dimenticate tutto quanto riguardi la visione romanzata della professione dell’avvocato, la comunicazione efficace, la dialettica e la retorica dell’arringa finale sentita.
Cosa rimane allora delle nostre fantasie circa la professione dell’avvocato? Egli è solo un mero tecnico della legge, atto a verificare lo svolgimento di un giusto processo, che si giudichi un criminale o un innocente?
Il saggio incredibile di Davide Steccanella risponde in modo sincero, obiettivo e pragmatico a ogni nostro quesito ingenuo e fantasioso, raccontando nel dettaglio i preliminari e le fasi dello svolgimento di un processo.
Il saggio, nonostante le accurate delucidazioni tecniche non ha nulla di noioso o di complicato, perché l’autore accompagna noi profani nel mondo della giustizia, con ironia, arguzia e una scrittura che ha il pregio di essere efficace, corretta, limpida e lo fa con esempi che si riferiscono a casi particolarmente interessanti.
Il libro è veramente ben scritto e fruibile dai non addetti ai lavori, che si avvincono alla tematica, non tanto per la descrizione del mestiere dell’avvocato, visto il resoconto crudo che riferisce anche di inefficienze e scorrettezze del sistema giudiziario, quanto per la passione e per il senso critico con cui l’autore ne illustra le competenze.
Il resoconto giudiziario dello scandalo Mani Pulite, i processi a mafiosi, banditi, terroristi e innocenti, il racconto della difesa a Vallanzasca offrono incredibili spunti di riflessione per il comune cittadino e lo invitano ad abbattere pregiudizi dettati dall’assoluta ignoranza in materia.
Steccanella illumina il lettore sull’aspetto più rilevante del mestiere di avvocato,che riguarda proprio l’essere Il garante di un giusto processo.
Lungaggini burocratiche, inefficienze di sistema, giudici con deliri di onnipotenza, Pubblici ministeri parziali, o anche solo superficiali, potrebbero determinare la distruzione della vita di innocenti se si attenessero a opinioni personali piuttosto che alle procedure corrette di applicazione della legge.
Steccanella ci insegna che nonostante le prove indiziarie o certe, il processo è qualcosa che si costruisce in modo scientifico e scientificamente è proteso a stabilire l’assoluzione o la carcerazione di un individuo, anche se discordante dalle opinioni personali di chiunque, compreso chi lo giudica.
Le opinioni sono umane, mentre la giustizia dovrebbe essere al di sopra di ogni pregiudizio e rendere libero ogni cittadino, compreso chi è in attesa di essere giudicato, fino a prova certa di colpevolezza o di innocenza.
La libertà, cita Steccanella, è veicolo di giustizia, non la sottintende.
È la giustizia che sottintende la libertà.
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