Recensione: "La fauna batterica", riflessione ironica e sincera sul nostro rapporto con il cibo Recensione: "La fauna batterica", riflessione ironica e sincera sul nostro rapporto con il cibo

Recensione: “La fauna batterica”, riflessione ironica e sincera sul nostro rapporto con il cibo

Non vedo l’ora che il Nuovo Teatro San Paolo metta in scena ‘La fauna batterica’. Sono contento che questo testo continui ad ottenere successo dopo la selezione di una sua porzione al “Belli Corti” di questo stesso anno e la vittoria al Play with food Festival di Torino. Mi piace che venga trattato in modo narrativo e tutto sommato ironico un tema che sotto tantissimi punti di vista sta diventando un fardello a livello mondiale. E mi diverte pensare che il pubblico sarà costretto ad affrontare l’argomento e a subirlo a suon di ossessioni e assurdità”.Recensione: "La fauna batterica", riflessione ironica e sincera sul nostro rapporto con il cibo Recensione: "La fauna batterica", riflessione ironica e sincera sul nostro rapporto con il cibo

Con queste parole Antonio Casto, autore dello spettacolo, annunciava le date de La Fauna Batterica presso il Nuovo Teatro San Paolo. Del resto, l’affermazione al Play With Food Festival nella città della Mole, dedicato a testi teatrali inediti sul tema del cibo, la dice lunga sul potere di questo testo.

A portarlo in scena nelle tappe romane Simone Carchia, Roberto Trinca, Fabiana Del Prete, Federica Di Cola, Federica Di Lascio, Cleofe Giambenedetti, Simona Leone, Cristina Ramundo e Camilla Ribechi, protagonisti di un’ottima performance e ben diretti da Lisa Recchia.

La Fauna Batterica è uno spettacolo decisamente brillante: i tempi sono veloci e le risate garantite senza sosta. Rufo, giovane artista in crisi, è protagonista, insieme alla madre e alla fidanzata, di una serie di dialoghi e situazioni paradossali che ruotano intorno all’ossessione per il cibo. Tutto intorno, le nevrosi della nostra società, le particolarità italiane, uno sguardo disincantato verso i rapporti affettivi.

Rufo, magistralmente interpretato da Simone Carchia, è contemporaneamente vittima di una fidanzata in carriera, della mamma pugliese e della propria insoddisfazione che sfoga nel junk food. Intorno a lui ruotano tutta una serie di personaggi che rappresentano un ecosistema quanto mai attuale, capace di descrivere la nostra società frammentata, somma di tante solitudini.

Proprio da questa disamina parte il lavoro di Casto, che pennella personaggi variegati, ma con un tema comune: la perdita del senso comune sul cibo, diventato moda, status symbol quando non una vera e propria ossessione: in negativo, s’intende.

E non poteva mancare il mondo dei social, con gli influencer del cibo, che entra in scena attraverso la rubrica Giallo Ittero, in cui una improbabile emula delle più famose food blogger e delle star televisive del settore si cimenta con ‘a pastasciutta. Il tutto condito con un’irresistibile sigla opera di U’Papadia e Guitarmando (una strofa su tutte: Non ho le stelle della Michelin / Ma ho più follower di Belen).

La Fauna Batterica è il quarto spettacolo della stagione teatrale 2019-2020 del Nuovo Teatro San Paolo, che porta il titolo programmatico di “Belli Lunghi”. Dopo quattro stagioni della Rassegna “Belli Corti”, selezione di corti teatrali, che ha riscosso un enorme successo di pubblico e partecipazione da parte di nuovi autori emergenti, il Nuovo Teatro San Paolo ha aperto le porte a testi teatrali di durata tradizionale, ma non tradizionali nel contenuto.

Sono stati letti e apprezzati oltre 400 testi da un gruppo di professionisti con esperienza pluridecennale in ambito teatrale, e sono stati selezionati 8 lavori, che saranno portati in scena dai migliori registi del Nuovo Teatro San Paolo.

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