Recensione: “Il mondo ha vissuto nell’errore” - Intenso come il caffè Recensione: “Il mondo ha vissuto nell’errore” - Intenso come il caffè

Recensione: “Il mondo ha vissuto nell’errore” – Intenso come il caffè

Recensione: “Il mondo ha vissuto nell’errore” - Intenso come il caffè Recensione: “Il mondo ha vissuto nell’errore” - Intenso come il caffèIl mondo ha vissuto nell’errore”
di Roberto Fontanarrosa
Del Vecchio Editore

La letteratura latino-americana ha sempre avuto un certo fascino per il mondo europeo, come se fosse un’ancora di salvataggio dal troppo cinismo e realismo della nostra cultura, per farci perdere in un mondo fatto di reale-surreale, magia delle piccole cose, impegno sociale e voglia di liberarsi dal controllo culturale statunitense, ma anche europeo, nonostante ne riconoscesse i meriti.

Diciamo che è sempre stata un’alternativa posta di fianco alla nostra quotidianità, lontana giusto l’apertura di una pagina. Roberto Fontanarrosa, vignettista e scrittore argentino, è stato uno di quegli scrittori che di questo approccio fece il suo stile d’autore, non curandosi dei complicati giudizi degli altri e degli altezzosi premi letterari, preferendo la genuinità del semplice lettore che gli dicesse quanto si era divertito con uno dei suoi romanzi oppure una delle sue vignette.

Il mondo ha vissuto nell’errore, pubblicato per la prima volta nel 1982 e ora pubblicato in Italia dalle Edizioni Del Vecchio, racchiude tutto questo.

Si parte dalla storia che apre e dà il titolo al libro, dove Hugo, uno dei protagonisti insieme a Pipo, interroga se stesso, l’amico e ogni lettore che si avventuri nella storia, su come sarebbe una giornata perfetta, con stile diretto, scarno e talmente semplice nella forma e allo stesso tempo così complicato nel contenuto da attirare subito l’attenzione.
Ci si avvicina a una bionda che parla inglese seduta su una sedia di vimini in caffetteria, per poi muoversi su altre storie fatte di umorismo spietato descrivendo personaggi e trame come fossero vignette fatte solo di parole. Che poi, alla fine, più che storie sono spesso monologhi o discorsi da bar, dove la conclusione netta, tra frasi e digressioni, è che il mondo ha vissuto male. Si scherza e si accusa, si gioca e ci si confronta, in racconti dove emerge non solo la società che lo circonda, ma anche lo spirito dinamico e divertente degli argentini.

Un libro da leggere, consigliare, pieno di storie e di spunti da gustare da soli oppure in compagnia di amici con cui confrontarsi sulle storie lette. Un linguaggio diretto, acuto e divertente che propone contenuti presi dalla vita di tutti i giorni, dalla cultura popolare, ma anche da libri e film catturando l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima riga, Il mondo ha vissuto nell’errore è un testo da regalare, ma soprattutto da regalarsi, per concedersi una pausa dal sapore intenso come il caffè di un bar, chissà, forse proprio quello della prima storia.

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