Recensione: “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” - Calcio e letteratura Recensione: “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” - Calcio e letteratura

Recensione: “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” – Calcio e letteratura

Recensione: “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” - Calcio e letteratura Recensione: “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” - Calcio e letteratura“Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno”
di Alessandro Gnocchi
Ed. Baldini+Castoldi.

Pier Paolo Pasolini disse che “il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell’anno” ed è da questa frase che Alessandro Gnocchi trae il titolo per il suo ultimo lavoro letterario edito da Baldini+Castoldi.
Il libro si pone il problema di come affrontare il calcio e, per farlo, assume un punto di vista particolare indagandone i risvolti letterari, perché il calcio, come la poesia, è un luogo di libertà all’interno di regole che pur ci sono e vanno osservate.
Sta al campione, però, come al vero poeta, sapere quando si può trasgredire seguendo la sua intuizione e quella spregiudicatezza che distingue il genio.

L’autore ci presenta un testo ben costruito in sei sezioni in cui ribadisce la connessione tra calcio e letteratura: Riscaldamento, Primo tempo: poesia, Secondo tempo: narrativa, Primo tempo supplementare: cinema e televisione, Secondo tempo supplementare: canzoni, e infine Calci di rigore: la libertà del calcio. In questo modo, il lettore ha la sensazione di trovarsi di fronte a una piccola guida di uso sapiente di quei due mondi che spesso vengono visti divisi, se non opposti, ritrovandone le coincidenze, le similitudini e, in alcuni casi, le stesse ispirazioni.

Così incontriamo un Pasolini non solo intellettuale, ma anche appassionato del gioco del pallone tanto da crearne parallelismi che lo portarono a definire Riva un “poeta realista” che giocava come se facesse prosa. Anche Albert Camus impazziva per il calcio, e, oltre ad essere un buon portiere, riteneva che quel gioco fosse stato fondamentale nella sua formazione come uomo partendo dall’adattamento a traiettorie impreviste, fino all’idea che si poteva perdere senza vergognarsene, così sul campo come nella vita.
Quindi il calcio come strumento per conoscere la realtà o come spunto per analizzarla attraverso il linguaggio, che la realtà costruisce e ne è costruito a sua volta
Guardando una partita a Cambridge, Wittgenstein intuì come questo gioco e quello linguistico fossero connessi, in quanto entrambi, quando funzionano male, possono generare solo caos e dolore. È quindi importante rendere illuminare le parti oscure del gioco stesso.

Il libro, però, non intende essere una fonte di verità filosofiche nate da similitudini tra dinamiche del campo e della vita quotidiana, bensì ci apre un mondo di storie spesso conosciute, come quella di Radovan Karadzic, che prima di diventare il boia serbo-bosniaco di Sarajevo e Srebrenica, ai tempi della Jugoslavia unita, faceva parte della squadra di Sarajevo come psichiatra per stimolare i giocatori a formare un gruppo compatto, oltrepassando le diffidenze etniche.

Oppure diventa occasione per parlare di film entrati nella storia del cinema internazionale come “Fuga per la vittoria” di John Houston (1981), dove una partita di calcio tra nazisti e prigionieri richiama alla memoria storica una partita simile giocata a Kiev nell’agosto del 1942 tra calciatori di Dynamo e Lokomotiv contro una selezione di ufficiali della Luftwaffe. La fine che fecero i giocatori ucraini che non si fecero battere è ancora avvolta dal mistero.
“Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno” è un libro piacevole capace di parlare a una platea ampia poiché abbraccia gli appassionati di calcio e non, grazie alla capacità del suo autore di muoversi in modo fluido e coerente tra i vari argomenti.
Ne risulta un testo senza intoppi, tempi morti, ma anche senza ritmi frenetici che lo porterebbero a bruciare gli argomenti trattati, fornendo in tal modo tutti gli strumenti e le informazioni utili per creare i collegamenti nella varietà di materiale presentato per una lettura più che soddisfacente.

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