Recensione: "Il bimbo e le belve" - Una storia di impegno e di dedizione

Recensione: “Il bimbo e le belve” – Una storia di impegno e di dedizione

Recensione: "Il bimbo e le belve" - Una storia di impegno e di dedizione Il bimbo e le belve
Storia di un uomo e del bambino del miracolo
di Viliam Amighetti
Roberto De Castro
Edizioni Baldini+Castoldi

Chiunque, senza conoscerne il contenuto, comprasse il libro “Il bimbo e le belve” per leggerlo sdraiato su un lettino in spiaggia o rilassato su un divano, rimarrebbe disorientato e turbato e forse sarebbe tentato di abbandonare la lettura perché “Il bimbo e le belve” è un libro crudo che, senza mezzi termini, ti sbatte in faccia una realtà a volte mostruosa e sofferta, soprattutto perché è una storia vera. Ed è proprio perché è una storia vera che il racconto ti appassiona e ti coinvolge fino alla fine.

Roberto de Castro, è tutt’oggi un chirurgo urologo pediatrico di fama mondiale che ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla ricerca nell’ambito della chirurgia ricostruttiva degli organi genitali compromessi o mancanti nei bambini e nelle bambine. Nasce così, insieme allo scrittore Viliam Amighetti, l’idea di “raccontare” il percorso dai primi approcci alla chirurgia agli stupefacenti risultati della “falloplastica”.

All’inizio i termini usati, prettamente scientifici, possono lasciare interdetti ma, il modo semplice e chiaro con il quale lo scrittore ce li pone, ci abituano a questi. Il libro non è un romanzo o un racconto ma la storia di un percorso, egregiamente raccontato, nel quale trapela un animo sensibile e delicato con un grande amore, oltre che per la chirurgia, per la bellezza della natura e la passione per la maratona che ci affascina e ci commuove.

In tutto il difficile e travagliato percorso in posti nuovi, con ospedali inadeguati, caos e sporcizia e casi estremi a volte impossibili da risolvere, Roberto De Castro ci mette una grande dedizione e il rispetto per la vita e il sesso. Non accetterà mai, infatti, come qualche volta è successo, di trasformare in una bambina il maschio nato senza il pene, che scherzosamente chiama anche “pisellino”.

“Perché è questo quello che cerchiamo (Dirà Roberto a Villiam). L’appagamento nel sapere che abbiamo fatto del bene facendo bene il nostro lavoro. Imparando e insegnando. Provando a lasciare una traccia.”

E’ da questa consapevolezza che nascerà la stupenda realtà dell’associazione “Thien Nhan & Friends” (L’Associazione che, a scopo benefico, opera da dieci anni in Vietnam con la cooperazione di medici di tante nazioni), in onore del bambino abbandonato nel bosco e mutilato di una gamba e dei genitali e a cui Roberto De Castro, con interventi coraggiosi e pioneristici, non solo salverà la vita ma darà lui una ragione per viverla con dignità.

Roberto De Castro, (Lecce, 1949), è attualmente libero professionista ed è invitato in tutto il mondo per operare i bambini con gravi malformazioni urologiche e genitali. Nel 2005 ha introdotto una innovativa tecnica chirurgica per la ricostruzione del pene in età pediatrica.

Viliam Antonio Amighetti (Lovere, 1968), è uno scrittore nonché fisioterapista ed ex atleta professionista. Nel gennaio 2020 ha presentato la prima protesi funzionale a moduli scomponibili. Ha fondato l’associazione Give me a Hand.

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