Recensione: I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici - I big dell’Olimpo Recensione: I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici - I big dell’Olimpo

Recensione: I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici – I big dell’Olimpo

Recensione: I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici - I big dell’Olimpo Recensione: I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici - I big dell’OlimpoI grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici
di Marcello Mariano

Edizioni Efesto

Inutile negarlo, alle origini di tutte le storie – dello story telling per dirla usando un termine inglese che va molto di moda – ci sono loro: gli dèi e le dee dell’Olimpo, abitanti del monte, neanche troppo alto per la verità, più famoso della storia perché patria di personaggi eccezionali, narrati dal cantastorie più famoso di sempre, un certo Omero, che ha avuto la fortuna di essere trascritto e tramandato attraverso i secoli. È proprio partendo da quest’assunto che si sviluppa il libro di Marcello Mariani, I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici, Edizioni Efesto, strutturato come una sorta di compendio della mitologia greca, scritta, letta e interpretata in chiave contemporanea, e quindi molto attuale, perché in fondo di persone dotate di super poteri c’è sempre bisogno.

Come si dice nella prefazione, firmata da Vincenzo Fata, i miti mantengono sempre viva la loro potenza narrativa, sul loro racconto si fonda la nostra cultura e il nostro modo di immaginare le storie. Non importa se dalla Grecia antica ci si sposta nelle terre nordiche dei Nibelunghi o nella Terra di Mezzo o nella mega metropoli di NY patria degli eroi della Marvel o nell’oriente di Dragon Ball: ogni cultura, ogni popolo, attraverso il tempo e lo spazio, ha elaborato una propria personale saga, che ha le radici ben piantate nel mondo di quei fantastici eroi greci.

È da queste premesse che parte Marcello Mariano per raccontare, con un’interpretazione molto originale, i più importanti miti greci utilizzando un linguaggio colorito e popolare, che poco si cura del divino e gioca a rimpiattino con i big dell’Olimpo.

Li fa scendere dai piedistalli e li fa atterrare nelle strade delle metropoli, delle città e dei paesi, estremizza quanto già con Omero era iniziato: queste divinità antropomorfe, quintessenza dei vizi e delle virtù umane, si prestano, in un rincorrersi di confronti, a incarnare stereotipi contemporanei che di divino hanno ben poco: mantengono sì i super poteri, ma li usano a proprio consumo, spesso per nutrire un ego, anch’esso super, che solo i potenti possono prendersi il lusso di avere. È predominante nella narrazione la vena ironica, caratteristica della satira più nostrana, che vira al comico (con un accento romanesco) strappando al lettore risate autentiche anche quando si parla di mostri sacri, quale ad esempio può essere Afrodite.

᾿Αϕροδίτη la conosciamo tutti, dea dell’amore, amante di Ares e ’na grande stronza, nata dalla spuma del mare sì, ma scordiamoci il Botticelli: sono solo le palle e il pisello di Urano che cadono in mare. Esce una “schiuma”, e lei nasce da lì. Una lettura non proprio romantica della dea dell’amore, ma semplice, immediata e vera e soprattutto molto attuale.

Come attuale e immediata, sempre per dare qualche pillola dello stile e del tono del libro, è la definizione dei . Castore e Polluce, so du’ fratelli, conosciuti come Dioscuri (figli di Zeus), Castori, Gemini, Tindaridi, screanzati e bighelloni, perché no.

Oppure ancora la presentazione degli  che so gli Avengers dell’epoca, e che la loro storia è lunga da morì, quindi si cercherà di abbreviare tutto.

E così, il mito scende alla portata degli uomini e delle donne, nel pianeta Terra dove spesso amore e violenza si confondono, dove i secoli si susseguono ma nobiltà e miserie rimangono immutate. Come nel mito di  e :

Insomma, che storia hanno loro due insieme? Dafne fu la prima friendezo… come si dice quando non te cagano?

E ancora, sempre nello stesso mito:
Anzi ricordiamo che le divinità sono famose per quattro cose principalmente:

  • La violenza
  • I super poteri
  • Il carattere di merda
  • Le truffe agli anziani
  • Le violenze sessuali

Vi viene in mente qualcosa di noto? Perché non importa se usiamo un linguaggio forbito oppure parliamo come il Libanese di Romanzo Criminale, alla fine ci ricadiamo sempre, e in quei coatti eroi greci possiamo vedere un po’ di noi e del nostro mondo, costruito a immagine e somiglianza di divinità che non vogliamo poi immaginare troppo lontane da noi.

Marcello Mariano ci offre una lettura coincisa, divertente e dissacrante, ma la rapidità con la quale le pagine scorrono, non deve trarre in inganno. Tutti i super protagonisti sono raccontati con grande sapienza e conoscenza meticolosa della mitologia classica. Offrono, quindi, un’occasione per ritrovare e amare di nuovo personaggi che magari ci hanno affascinati ai tempi del liceo e che abbiamo lasciato sui banchi di scuola, senza renderci conto che numerose volte li abbiamo rincontrati nei fumetti, nei manga, o semplicemente nei film della Disney.

Ultima ma non meno importante: ogni personaggio/mito è introdotto da una gustosa immagine. La mia preferita? Quella di ’, occhiali da sole tipo Ray-Ban, sigaretta angolo bocca, super palestrato, super coatto!

Il suo vero nome è Odisseo, un nome tranquillo che significa o Odiato da tutti, o essere odiato, o Futura cagione di molte invidie, o mo che hai sonato canta. E vabbè, se lo chiamavano stronzo facevano prima suppongo. Insomma, semplicemente fantastico!

Marcello Mariano è un giurista specializzato nelle risorse umane, e si distingue anche come fotografo, scrittore e appassionato di cinema, arte e lettura. Oltre la carriera nel campo legale, ha sviluppato una seconda carriera come fotografo, catturando l’essenza di ciò che lo circonda attraverso il suo obiettivo.

Marcello è anche una persona attiva e partecipe sui social media, condividendo le sue esperienze, opinioni e progetti con una comunità online. Durante la pandemia globale causata da Covid-19, ha trovato l’ispirazione per scrivere la prima versione di questo libro, dimostrando la sua versatilità e creatività. La sua opera letteraria durante questo periodo difficoltoso è solo l’inizio, perché anticipa già la preparazione di un seguito.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *