Recensione: I fratelli Mezzaluna - Gabaville e il Mondo Sottopelle Recensione: I fratelli Mezzaluna - Gabaville e il Mondo Sottopelle

Recensione: I fratelli Mezzaluna – Gabaville e il Mondo Sottopelle

Recensione: I fratelli Mezzaluna - Gabaville e il Mondo Sottopelle Recensione: I fratelli Mezzaluna - Gabaville e il Mondo SottopelleChiara Gamberale, di cui ho letto tutti i romanzi è una novella Persefone, la dea fanciulla.
Riesce con la sua penna intensa, le sue frasi brevi, quasi lanciate di getto, a descrivere l’inferno personale dei suoi personaggi, con i quali è naturale identificarsi.
Le debolezze, le insicurezze, le fragilità di ognuno, sono raccontate da Chiara come nessuno, perché la sua presenza autobiografica è sempre talmente forte, da produrre racconti sempre pervasi da una grande sincerità.

Questo suo ultimo romanzo “I fratelli Mezzaluna”, edito da Salani, è diverso nella forma, in quanto è tessuto come racconto ed è rivolto anche ai giovanissimi.
La storia è ambientata nella perfetta città di Gabaville che accoglie in una notte di luna spaccata a metà, Maddy la Matta, così definita dagli abitanti perché ribelle rispetto alla perfezione e alla serenità quasi inquietante e forzata degli abitanti della cittadina.
Maddy sparisce da casa misteriosamente e dopo diversi mesi ritorna incinta di due gemelli, che sin da piccoli, mostrano di avere le stesse caratteristiche della mamma, tanto da ostinarsi a voler scoprire la verità sul loro padre, per poi accorgersi che il racconto di Maddy è inventato.
La loro rabbia li trascina nel Mondo Sottopelle, in cui regna lo Scuro che fissa questi sentimenti negativi nei suoi abitanti per tenerli sempre sotto il proprio controllo. In questo mondo i fratelli Mezzaluna scopriranno, grazie alle nuove relazioni che instaureranno, la verità sul loro padre e sul paese di Gabaville e sapranno rivoluzionare entrambi i mondi, una volta tornati a casa.

Questo romanzo apre il lettore a numerose riflessioni sulla perfezione e sulla fragilità e sulla consapevolezza necessaria a scardinare il rigore della coerenza a ogni costo, quella che ci rassicura e ci consente di creare un mondo che tendiamo a preservare sempre uguale a se stesso per illuderci di avere tutto sotto controllo, compresi i nostri sentimenti.

I Fratelli Mezzaluna e la loro mamma, rispecchiano invece la rottura del mondo perfetto alla “Truman Show” in cui “l’altro” è solo il frutto di uno schema prederminato: sognano, esplorano, soffrono, si ribellano e cercano un posto nel mondo che non sia quello determinato da altri.
Rispecchiano gli inquieti, gli assetati di verità e di amore, quelli che della serenità, intesa come sonno dell’anima, non sanno che farsene.
Il loro percorso però li porta in un mondo “sottopelle” che inizialmente appare come un rifugio ma che in realtà, se non incardinato negli affetti e nelle relazioni, diventa anche esso una prigione.
Chiara, da madre, regala con questa meravigliosa favola, alla sua bambina e a tutti noi, grandi e piccini, la chiave necessaria ad aprire la porta che unisce e concilia i due mondi: la relazione con “l’altro”, diverso, fragile, non perfetto, umano.

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