Recensione: “Hanami: La rinascita di una vita” – Due mondi e un amore platonico
“Hanami: La rinascita di una vita”
di Maria Valentino
Graus Edizioni
Può esistere una connessione tra Messico e Giappone?
Luoghi molto differenti tra loro, quasi agli antipodi. Quando pensiamo al Messico, generalmente, ci viene in mente la povertà, lo sfruttamento, l’ingiustizia e i cartelli della droga . Mentre il Giappone assume nel nostro immaginario una visione differente, un posto tranquillo e pacifico, dove regnano arte e armonia.
L’autrice, Maria Valentino, attraverso una storia d’amore platonica, connette questi due mondi, mostrando non solo la parte oscura del Messico, quella più nota, ma anche la bellezza che vi dimora.
La storia si fa promotrice di un messaggio di rinascita, mostrando come da una vita percorsa da sofferenze possa germogliare un futuro di serenità, culla di affetto e amore.
È un racconto breve, scorrevole e poco impegnativo che lascia tuttavia spazi di approfondimento, a volte anche ricchi di dettagli appassionanti.
Stimolante è il contrasto tra la figura di Elena e quella di Kenji, protagonisti del romanzo, emotivamente simili, ma contraddistinti da un evolversi sentimentale differente.
Elena, oppressa da un matrimonio alla deriva che forse non meritava nemmeno di salpare, vive attraverso il racconto di Kenji un amore utopico, al limite dell’inverosimile, per quanto è intenso.
Ho molto apprezzato le brevi versificazioni inserite nei capitoli, che li riassumono in una maniera differente; una scelta stilistica interessante, come le foto contestualizzate.