Recensione: “Gli insospettabili”. Un giallo ironico con una simpatica protagonista tra leggerezza e profondità Recensione: “Gli insospettabili”. Un libro giallo molto ironico con una simpatica protagonista tra leggerezza e profondità

Recensione: “Gli insospettabili”. Un giallo ironico con una simpatica protagonista tra leggerezza e profondità

Recensione: “Gli insospettabili”. Un giallo ironico con una simpatica protagonista tra leggerezza e profondità Recensione: “Gli insospettabili”. Un libro giallo molto ironico con una simpatica protagonista tra leggerezza e profonditàA prima vista questo libro ha tutte le componenti del classico giallo da leggere in spiaggia, sotto l’ombrellone, ed effettivamente tutto verte in quella direzione, a cominciare dal colore della copertina. Ma a uno sguardo più approfondito non possiamo fare a meno di constatare come dietro a una storia all’apparenza lineare si celino risvolti decisamente inaspettati.

Gli insospettabili”, edito da Feltrinelli e scritto da Sarah Savioli, è un giallo ironico e frizzante.

Anna ha quarant’anni, un bimbo, un marito, un gatto, un ficus, e con tutti loro ama chiacchierare vivacemente.

La sua vita scorre infatti come ogni altra, se non fosse che, a seguito del formarsi di un piccolo ematoma cerebrale, Anna può comunicare con piante e animali.

La sua straordinaria capacità, oltre a offrirle un nuovo sguardo sul mondo, le regala un inaspettato impiego: diventa collaboratrice della squadra del burbero investigatore privato Cantoni, con cui battibecca in continuazione, insieme a quel “quintale d’uomo” di Tonino e all’alano arlecchino Otto, goloso di dolci e incline alla flatulenza. Mentre, sul luogo del delitto, Cantoni e Tonino interrogano parenti e vicini di casa, ecco che Anna di soppiatto parla con il cane della dirimpettaia, con le piante del giardino accanto, con un piccione aspirante suicida, con due vecchie sorelle tartarughe un po’ rimbambite.

Grazie ai suoi insospettabili informatori, Anna cerca una possibile risposta per la madre di Armando, un trentaquattrenne ex tossicodipendente “precipitato” dalla palazzina in cui viveva. L’ambiente della droga è il punto di partenza di un’indagine che – tra rivelazioni inattese, dialoghi con le più disparate creature sul senso del vivere, un figlio di quattro anni estremamente fantasioso nelle domande e una sorella in perenne crisi sentimentale – Anna, insieme a Cantoni e a Tonino, vede complicarsi in molteplici piste. Come “tante tessere di un puzzle, ma di puzzle tutti diversi fra loro”.

Sarah Savioli, con la scrittura fresca e piena di brio propria della migliore tradizione della nostra commedia e grazie alla sua lunga esperienza come perito tecnico scientifico forense, dà vita a una delle investigatrici più insolite, divertenti e stralunate del giallo nostrano.

Quando mi crescerà un superpotere anche a me?”.”Tesoro, probabilmente ne hai già tanti. Tutti abbiamo i nostri e crescere bene vuole dire darsi il tempo di scoprirli”, chiede sempre il piccolo Luca alla sua buffa e simpatica mamma.

Sarà proprio grazie ai dialoghi con cani, gatti, asini e piante che arriveranno le vere e proprie piccole “perle” che la scrittrice ha disseminato all’interno di questa storia, e che la simpatica investigatrice riuscirà a risolvere il caso.

Gli insospettabili” è un libro all’apparenza leggero e ironico, ma che si rivela in grado di scavare nell’animo del lettore e di farlo riflettere su tematiche importanti.

Sarah Savioli nasce nel 1974 in Sardegna. Laureatasi a Parma in Scienze naturali, consegue un master in Scienze Forensi e uno in Chimica analitica e per più di dieci anni lavora come perito tecnico scientifico forense, prima in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma e con il RIS dei Carabinieri, poi in libera professione. Gli insospettabili è il suo primo romanzo.

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