Recensione: “Giovani ci siamo amati senza saperlo” - Protagonista Venezia Recensione: “Giovani ci siamo amati senza saperlo” - Protagonista Venezia

Recensione: “Giovani ci siamo amati senza saperlo” – Protagonista Venezia

Recensione: “Giovani ci siamo amati senza saperlo” - Protagonista Venezia Recensione: “Giovani ci siamo amati senza saperlo” - Protagonista VeneziaGiovani ci siamo amati senza saperlo
di Emanuele Pettener
Arkadia Editore

Venezia è un antidoto al dolore, uno schiaffo alla malinconia, sprigiona ormoni da ciascun mattone, anche la polvere ha personalità, sembra che tutto – le pietre e i tetti e il cielo e l’acqua – incarni la joie de vivre di Casanova”.

Questa è la Venezia degli anni ’90 descritta dall’autore, Venezia che tutti ci invidiano, malinconica, sublime e terribilmente magica e diversa nelle quattro stagioni con i suoi colori, i suoi odori ora sgradevoli, ora delicati e tenui. È “Lei” alla fine, la vera protagonista del racconto, dove i quattro personaggi, Ema, Barbara, Rodrigo e Feli, si conoscono e fondono le loro vite di giovani studenti, giovani cuori che palpitano come puledri selvaggi.

Sono ragazzi liberi da schemi e tabù, consapevoli di non sprecare il carpe diem che la vita offre loro. E qui, in questa Venezia “snob e altera, che non dà confidenza, molle e languida, svogliata, quasi crudele ma bella da morire”, c’è la scoperta dell’amore e dell’eros ma anche dei sentimenti e delle gelosie.

In pochi tratti, con uno stile estremamente fluido, l’autore ci descrive i caratteri dei quattro protagonisti: Ema i miei vent’anni erano oro e leggerezza, libertà e ottimismo illimitati. Mi svegliavo la mattina con il cuore in poppa, pervaso da un senso di benessere elettrico, ossessionato dal sesso, tanto da non riuscire a scinderlo dalla sensualità.

Feli, disperata per il futuro del fratellino che avrebbe sofferto terribilmente per l’abbandono del padre.

Rodrigo, lo “svizzero” alto e bello e profondamente altruista.

Barbara –Barbara cosparse il mio gennaio di dolcezza. Gocce d’ambrosia sulla neve. Non dico ambrosia per dire, avevo l’impressione che il nostro idillio avesse la spensieratezza degli amori fra gli dei greci, quella lussuria felice di chi ha tutto il tempo del mondo- con la sua malcelata dose di ambiguità e le sue imprevedibili svolte.

Capitolo per capitolo, Pettener ci immerge, con la sua prosa che spesso diventa poesia, nella sua amata città svelando per lei un amore quasi fisico e riservandoci un epilogo a sorpresa che mai ci saremmo aspettati.

Emanuele Pettener è nato a Mestre e insegna Lingua e Letteratura italiana. Ha scritto numerosi articoli e racconti apparsi su riviste statunitensi e italiana ed è autore di romanzi di successo.

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