Recensione: "Era stata una strana giornata" - Un delizioso finger-food dell’anima Recensione: "Era stata una strana giornata" - Un delizioso finger-food dell’anima

Recensione: “Era stata una strana giornata” – Un delizioso finger-food dell’anima

Recensione: "Era stata una strana giornata" - Un delizioso finger-food dell’anima Recensione: "Era stata una strana giornata" - Un delizioso finger-food dell’animaEra stata una strana giornata
di Maria Rosaria Palma
Graus Edizioni

Cosa succede alla nostra quotidianità quando viene disturbata? Come reagiamo quando le nostre abitudini cresciute con lo scorrere del tempo vengono improvvisamente cambiate? Cosa rimane di noi quando una giornata prevedibile rivela sfumature inattese? Tutto questo ce lo descrive Maria Rosaria Palma con il suo racconto breve Era stata una buona giornata edito da Graus Edizioni.

Valeria è il nome della protagonista di questo racconto, una donna che con il tempo ha trovato rifugio nel proprio lavoro, quello della sua libreria nata per amore e per scommessa.

Il lavoro, però, da rifugio diventa un fosso che la divide dal resto del mondo, ma un fosso non troppo grande da non permettere di essere riempito dallo spazio di un parcheggio sbagliato e le chiacchiere di Fabio, un chirurgo, che trasformerà un semplice aperitivo nell’occasione per leggerle dentro come altri non hanno saputo fare.

Da lì nasce una storia intensa, dove le prospettive per il futuro non saranno più le stesse. Un racconto veloce ma capace di penetrare a fondo nelle dinamiche di un rapporto d’amore, attraverso l’interazione di personaggi comuni, che però portano dentro le loro unicità che la vita fa incontrare, un po’ come accade a ognuno di noi, basta essere aperti e sfondare quei muri o riempire quei fossi fatti spesso di alibi persi in impegni di lavoro o scuse create per proteggere noi stessi mentre ci allontaniamo dagli altri.

Eppure, la vita, anche nel più piccola variazione alla sua quotidianità, è pronta a regalarci emozioni e nuovi momenti inaspettati anche quando pensiamo che non ne possano esistere più.

Era stata una strana giornata è breve ma pieno di spunti interessanti, un delizioso finger-food dell’anima la cui lettura dura lo spazio di un aperitivo, ma ci riempie di un gusto che portiamo dentro di noi per molto tempo e che possiamo assaggiare nuovamente quando vogliamo, per goderne ancora le piccole ed essenziali sfumature.

 

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