Recensione: Destino Zoppo – Storie di scrittori e della loro epoca
Destino Zoppo
Storie di scrittori e della loro epoca
“E il desiderio di rendere un tantino più imminente quel momento tanto agognato fu così insostenibile che aprii di corsa la macchina da scrivere, vi inserii un foglio bianco e scrissi: […..] Allontanai la mano dai tasti e mi accarezzai il mento. Succede sempre così: quando cerco di prendere d’assalto questo mio lavoro, spinto dal puro entusiasmo e dall’ispirazione, tutto si inceppa.”
Questo è “Destino Zoppo” di Arkadij e Boris Strugackij (Carbonio Editore). Esperto di letteratura nipponica il primo e astronomo e matematico il secondo, sono considerati tra i più importanti scrittori russi del ‘900.
Storia nella storia, romanzo nel romanzo, forse Destino Zoppo può essere davvero paragonato ad una matriosca fatta di tanti piccoli pezzetti apparentemente uguali.
Le vicende di due scrittori viaggiano in parallelo, con la sola differenza che quelle del secondo nascono dalla penna del primo. Proprio per questo motivo il lettore deve prestare la massima attenzione per non rischiare di perdersi tra i due livelli narrativi.
Il tutto ambientato in un complesso contesto sociopolitico sovietico. I fratelli Strugackij non fanno alcuno sconto nella narrazione affrontando senza remore anche gli aspetti più tristi e complessi del loro Paese.
Sicuramente un romanzo particolare, per un lettore accorto e amante del genere.