Recensione: “Configurazione Tundra”. Dal bene al male e poi dal male al bene: tutto ha un significato ambivalente Recensione: “Configurazione Tundra”. Dal bene al male e poi dal male al bene: tutto ha un significato ambivalente

Recensione: “Configurazione Tundra”. Dal bene al male e poi dal male al bene: tutto ha un significato ambivalente

Recensione: “Configurazione Tundra”. Dal bene al male e poi dal male al bene: tutto ha un significato ambivalente Recensione: “Configurazione Tundra”. Dal bene al male e poi dal male al bene: tutto ha un significato ambivalenteUn’architettura che genera mutazioni nel comportamento umano, funzionali a rendere l’individuo felice. Questo è il progetto Bioma, teorizzato da Marta Fiani.

Nel romanzo di narrativa “Configurazione Tundra”, edito da Tunué e scritto da Elena Giorgiana Mirabelli, a Tundra nasce la città-bioma perfetta. Diana vive nell’appartamento che fu della figlia di Marta, Lea. Diana, indagando tra le memorie di Lea – foto, lettere, quaderni – porterà alla luce il vissuto di Marta e di sua figlia, i ricordi, le aspirazioni e, soprattutto, il modo in cui il «modello Tundra» ha mutato le relazioni tra persone e la loro percezione del tempo – ma anche l’occasione per rispondere alla cruciale domanda: chi sono io?

Alla protagonista di “Configurazione Tundra”, Diana, vengono assegnati tre mesi di Altrove, che sono lo spazio ed il tempo di chi ha bisogno di ritemprarsi.

L’Altrove consiste nel trasferimento in una residenza temporaneamente libera, secondo il sistema di pianificazione di vita, lavoro e urbanistica ideato dall’architetta e filosofa Marta Fiani. Gli Altrove vengono smistati in modo che a chi ne faccia richiesta sia assegnato l’appartamento di qualcuno a cui, a sua volta, è stato concesso un Altrove.

Un romanzo innovativo, scritto in seconda persona, una sorta di diario intimo in un mondo che si rappresenta come il nostro futuro. Ovvero, un futuro molto vicino a noi ma in un presente parallelo.

Le città-bioma progettate da Marta Fiani, sono aggregati urbani lineari e dal punto di vista organizzativo, funzionano come organismi perfettamente studiati, grazie a una pianificazione lavorativa che garantisce a ogni cittadino, una traiettoria predefinita che esalta la specializzazione, eliminando di fatto l’uso del libero arbitrio e delle scelte lavorative e personali.

In “Configurazione Tundra”, si fa riferimento a stati ideali oppure ad utopie, cioè il formare perfettamente i cittadini, per trasmettere loro tutti i valori e le informazioni necessarie per affrontare il mondo senza il minimo sforzo, ma vivendo con intelligenza e consapevolezza il mondo che devono affrontare e vivere. Una sorta di filosofia.

Elena Giorgiana Mirabelli, l’autrice di “Configurazione Tundra”, nasce a Cosenza nel 1979, laureata in Filosofia, ha curato volumi per Carocci, Laterza e altri editori. “Configurazione Tundra” è il suo primo romanzo.

“Più che un messaggio c’è un tema sotterraneo che nasce da un’osservazione della realtà: abbiamo tutti uno spazio possibile di libertà che va però costantemente conquistato.” (Elena Giorgiana Mirabelli)

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