Recensione: "Casalinghe americane" - Le perversioni della noia Recensione: "Casalinghe americane" - Le perversioni della noia

Recensione: “Casalinghe americane” – Le perversioni della noia

Recensione: "Casalinghe americane" - Le perversioni della noia Recensione: "Casalinghe americane" - Le perversioni della noiaCasalinghe americane
di Helen Ellis
traduzione a cura di Chiara Spaziani
La Tartaruga Editore

Adatto ad esser letto in vacanza per la sua leggera e sferzante ironia, per lo stile da istruzioni per l’uso, da consigli per gli acquisti e da email simili a messaggi via whatsapp, questo romanzo dell’ americana Helen Ellis, giocatrice di poker e bridge a livello nazionale con la passione della scrittura, prende per mano il lettore per introdurlo nelle vite delle ricche casalinghe borghesi disposte a tutto pur di sbarcare il lunario delle loro altrimenti noiose quotidianità.

Questo romanzo è formato da una raccolta di racconti nei quali le protagoniste, oltre a prendersi cura delle loro belle case, cercano di coltivare un hobby, più che per esse stesse per continuare a tenere legati a se i loro impegnati, rampanti mariti dei quali risultano essere gelose; sentimento, questo, che fa percepire le altre donne come possibile pericolo esplosivo.
Dice bene il titolo perché queste casalinghe non possono che essere americane immerse come sono nella loro “cultura”.

Dietro l’apparenza innocua ed elegante, queste casalinghe nascondono pensieri cinici e cattivi, tanto da disarmare il lettore che preferirà sorridere di fronte a cotanta perversa audacia.
Il fatto poi che esse si confrontino con altri soggetti, siano essi vicine di casa, o insensibili produttori di reality show del tipo “Grande fratello”, o ricche novantenni mecenate di book club, o mogli di editor che si sono date a una buona causa, o, ancora, vessatrice responsabile clienti di una nota casa di assorbenti, fa sì che questo libro da raccolta di racconti diventi romanzo corale di una società che, vista da fuori e da lontano, è degna di pesanti critiche; e chissà se lo scopo dell’autrice, che la osserverà certamente dal di dentro, non sia proprio questo: una critica feroce, attenuata dall’ironia e dallo sberleffo, della ricca e borghese società newyorkese.

La copertina è una perfetta illustrazione del contenuto del libro.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *