Recensione: “Cannabis. Il futuro è verde canapa”. La pianta che può salvare il pianeta
Dopo un secolo di proibizionismo nel quale la canapa è stata la pianta più bistratta della storia, stiamo assistendo alla sua rinascita in tutti i settori. Oggi è al centro della ricerca medico-scientifica, contribuisce a risanare economie a suon di miliardi di dollari e si sta affermando come una risorsa che si integra perfettamente con l’economia circolare.
Il libro “Cannabis. Il futuro è verde canapa”, scritto da Mario Catania e pubblicato da Diarkos, vengono analizzati i tre grandi settori in cui la canapa sta rivoluzionando il mondo: “Quello agro-industriale in cui la canapa si sposa perfettamente con i principi dell’economia circolare, quello della legalizzazione dove contribuisce a risanare economie disastrate a suon di miliardi di dollari di tasse e fatturati e centinaia di migliaia di posti di lavoro, e quello della medicina, in cui la cannabis è al centro della ricerca scientifica odierna per le sue molteplici proprietà”, spiega.
La cannabis è protagonista della ricerca scientifica per il trattamento di varie patologie; diversi Stati la stanno legalizzando e le grandi aziende farmaceutiche iniziano ad interessarsi al fenomeno.
Ma la canapa non è solo medicina e non è solo una sostanza utilizzata a livello spirituale o ricreativo: è una risorsa a 360 gradi che si sposa perfettamente con i principi dell’economia circolare.
Considerata come il “maiale vegetale”, perché può essere utilizzata in ogni sua parte, la canapa significa cibo, con i semi e l’olio che sono considerati un prodotto nutraceutico; può diventare carta di ottima qualità ; è un ottimo materiale per la bioedilizia; può dar vita a diversi tipi di bioplastica biodegradabile; può diventare un combustibile green ed essere utilizzata per la scocca delle automobili. Ma può essere anche un tessuto ricavato da una coltivazione meno inquinante del cotone, ed è un ottimo prodotto cosmetico per la cura del corpo e dei capelli.
La canapa è la pianta che può aiutarci a ripulire il pianeta, a far diminuire sensibilmente i livelli di CO2, ridurre la dipendenza dal petrolio e derivati e limitare la deforestazione, dando vita a prodotti che non inquinano e possono essere riutilizzati.
“E’ infatti in grado di estrarre dal terreno inquinanti e metalli pesanti e di stoccarli al suo interno. Le prime sperimentazioni iniziarono all’indomani del disastro di Chernobyl, e anche in Italia abbiamo degli esempi di questo utilizzo come in una masseria che sorge accanto all’ex Ilva, il cui bestiame fu abbattuto a causa degli alti livelli di diossina, o in Sardegna, dove la stanno studiando in un progetto regionale”, possiamo leggere in “Cannabis. Il futuro è verde canapa”.
La seconda rivoluzione raccontata nel libro è quella della legalizzazione dell’uso ricreativo che, iniziata dall’Uruguay di Pepe Mujica, ha contagiato 11 stati USA e il Canada, primo paese del G7 ad aver compiuto questo storico passo.
“La storia della cannabis in medicina”, come ha scritto nella prefazione Rapahel Mechoulam, considerato a livello internazionale come il padre della ricerca su cannabis e cannabinoidi, “è molto strana”. E lo è perché, nonostante sia stata usata per millenni e all’inizio del 1900 era presente nelle farmacopee europee e americane, ha dovuto subire un lungo processo di rivalutazione perché le sue doti fossero considerate dalla comunità scientifica e dai medici. Un esempio su tutti, riportato nel libro e rimarcato da Mechoulam nella prefazione, è il fatto che i benefici per l’epilessia sono noti fin dagli anni ’70.
Mario Catania (16 dicembre 1982) è un giornalista freelance specializzato in cannabis e dintorni. Ne scrive e realizza video per Fanpage.it nella sua rubrica “Dottor cannabis”, è redattore per Dolce Vita e direttore dei magazine settoriali Canapaindustriale.it e Cannabisterapeutica.info. Negli anni ha scritto articoli e approfondimenti per diverse testate come Terra Nuova e il primo numero del mensile Millennium, dopo aver collaborato a lungo con ilfattoquotidiano.it. Nel 2017 ha fondato Grow Up, la prima agenzia di comunicazione e consulenza per le aziende di settore. Questo è il suo primo libro.