Recensione: “Blockchain – Il futuro tra le mani”, il denaro, i dati, la società che cambia
Come funziona questa nuova tecnologia? Quali sono le caratteristiche della blockchain che la rendono appetibile per l’economia? E soprattutto in che modo può agire sul nostro modo di vivere?
Si tratta di riuscire a immaginare un nuovo mondo in cui, fin dalla nascita, si possono avere a disposizione tutte le risorse necessarie alla propria realizzazione. Una rete di esseri umani che trasferisce valuta senza commissioni bancarie.
Decisamente un nuovo mondo.
Efficienza, innovazione e cybersecurity: queste le sue principali caratteristiche.
Questo saggio a quattro mani cerca di descrivere e di capire in che modo un sistema tanto semplice quanto rivoluzionario possa modificare il nostro modo di relazionarci con l’economia e la finanza.
La presenza dei big data, l’emergere dei contratti digitali e la nascita di nuove valute, modificano il rapporto dell’uomo con il denaro. Diventa interessante scoprire come tutto questo sistema può intervenire nella nostra vita quotidiana.
Questo aspetto è scandagliato dai due autori, insieme al nuovo atteggiamento, sempre più capillare e diffuso di “virtualizzazione” del reale. Essa è tanto più concreta di quel che si possa pensare.
Il discorso diventa più ampio e si illustrano i principi base del modello economico di Adam Smith, dei meccanismi dei “neuroni specchio”, e della cosiddetta “teoria dei giochi”. Si tenta quindi di dare una base filosofica e antropologica a questa nuova realtà, che ha la potenzialità di trasformare la corruzione in un fenomeno di fatto impossibile.
Infatti la caratteristica principale della blockchain è quella di darci il pieno controllo su tutte le nostre transazioni, sia che si tratti di denaro, di dati o di qualsiasi altra risorsa; con il risultato non trascurabile di incoraggiare uno sviluppo più solidale dei comportamenti umani.
Contemporaneamente si espone in che modo, dal punto di vista giuridico e legislativo, si regolamenta questa nuova tecnologia.
Un tale rivoluzionario fenomeno non potrebbe non essere regolato da norme condivise.
La sfida era quella di trattare con semplicità di argomenti a prima vista complessi e sfuggenti, proprio per la loro natura immateriale.
Alessandro Bertirotti antropologo della mente, e Katia Bovani avvocato e giurista, autori di questo saggio, nell’ambito delle rispettive competenze, sono riusciti nell’intento.
Le pagine si leggono con scorrevolezza e si apre al lettore, in maniera sorprendente, un nuovo orizzonte di possibilità, un nuovo alternativo futuro, sempre più a portata di mano.