Recensione: “Atlante Mourinho”- Frammenti di un discorso amoroso sull’allenatore più iconico del calcio.
Atlante Mourinho
di Furio Zara
Edizioni Baldini+Castoldi
Una copertina colorata e accattivante con la foto del celebre allenatore di calcio su una Vespa bianca, icona nel mondo, come icona é LUI, José Màrio dos Santos Mourinho Félix, più semplicemente conosciuto come Mourinho ed etichettato più comunemente come Mou.
Un libro, questo di Furio Zara, che sembrerebbe “accessibile” solo agli amanti e intenditori di calcio ma che in realtà, man mano che si va avanti con la lettura ci rendiamo conto che il risultato è assai diverso.
Atlante Mourinho, non è solo la biografia di un grande allenatore di calcio ma dell’uomo, convinto sì di avere poteri sovrumani, arrogante e istrionico, detestato e amato ma al tempo stesso capace di slanci generosi e “riparatori”. Se da una parte per Mou “ esistere significa vincere”, è pur vero che vincere diventa la sua ossessione ma nella quale mette una grande passione e dedizione e un senso quasi cattolico del lavoro.
“Non sono migliore al mondo, ma penso che nessuno è migliore di me”.” Dio mi ha premiato perché mi crede un bravo ragazzo”. “Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai”. “Dopo di me il diluvio”. Sono solo alcuni degli aneddoti attribuiti a Mou definiti “scomodi”, “fastidiosi” e qualche volta estremamente provocatori.
A 13 anni inizia la sua storia nei campi di calcio come dirigente dei raccattapalle e dal quel momento percepisce che la sua vita sarà tra i palloni e i calciatori ma con un preciso scopo: fare l’allenatore. Inizia così la sua carriera, tra alti e bassi, con le migliori squadre europee. Nel 2010 con l’Inter raggiungerà l’apice del successo, la famosa Triplete: Scudetto, Coppa Italia e Champions League.
Ma se Mou, cattolico e profondamente credente da una parte può essere vendicativo e crudele, dall’altra è capace di provare profondi sentimenti d’amore per la moglie e i figli e non nasconderà il dolore che ha provato per la morte della sua cagnetta mettendo a nudo la sua indole buona.
Una personalità, quella di Mourinho, complessa e incomprensibile ma indubbiamente affascinante e coinvolgente anche per i non addetti ai lavori perché Mou ha indubbie capacità di relazionare con i giocatori che “scannerizza” entrando nella loro sfera psicologica e con i tifosi del pallone con i quali, nonostante tutto, riesce a creare una forte empatia.
Furio Zara, nato a Venezia nel 1970, scrive storie di calcio per diverse testate giornalistiche e per vent’anni ha seguito come inviato i maggiori avvenimenti sportivi, dai Mondiali di Calcio, alle Olimpiadi. Ha scritto anche numerosi libri di sport e vinto premi come migliore giornalista della carta stampata.