Recensione: “Amore fra le righe”. Una storia di una eredità, la più preziosa. L’amore
“Ciò di cui siamo fatti, c’era scritto. Le era bastato leggere lo strano biglietto tre volte per ricordarselo a memoria. Carne, pelle, capelli e cuore. Si chiese se non fosse una metafora. Siamo fatti di cuore”.
“Amore fra le righe” è scritto da Letizia Diamantakos, pseudonimo in realtà di una coppia di autori, marito e moglie che vivono e lavorano a Milano. Edito da Cairo, il romanzo parla di amore, ma amore quello rappresentato con la “A maiuscola”. Quando tutto sembra perduto, all’improvviso, si scopre di provare dei sentimenti e una passione inaspettata grazie ad una serie di coincidenze.
Una tenuta con uliveto su un’isola greca: l’eredità che chiunque sogna. Eppure, il giorno in cui riceve quella splendida notizia si rivela per Teresa uno dei peggiori mai vissuti. Nel giro di poche ore, la sua comoda vita di moglie borghese si ribalta.
E lei si ritrova su un traghetto: destinazione Cefalonia. Non parla la lingua, non sa niente della Grecia, ricorda solo vagamente, dall’infanzia, la grande casa dello zio Ferdinando. Non ha memoria dell’enorme e splendida biblioteca, piena di classici. Non si aspetta di incontrare ben due uomini capaci di turbarla, l’affascinante vicino di casa Vassilis e il ruvido giardiniere Stavros.
Non immagina che la chiave per ricominciare a vivere siano proprio i libri, apparentemente ostici: pagine piene di saggezza, scoperte grazie a misteriosi bigliettini che trova in casa, citazioni che sembrano parlare proprio a lei e di lei… E che la condurranno alla scoperta di un mistero le cui radici affondano nei tempi cupi della guerra.
In che modo la vita, l’amore e anche l’eredità dello zio Ferdinando sono legati all’invasione nazista di Cefalonia? E Teresa, che non si è mai davvero presa cura nemmeno di se stessa, riuscirà a gestire un passato che ritorna, un amore che nasce e una famiglia assai meno lontana di quanto pensa?
Un romanzo d’esordio tenero e appassionante, che mescola l’incanto di un’ambientazione sfolgorante e un inno al potere immortale delle parole.
“L’amore fra le righe”, ricorda molto un romanzo rosa, un amore quello di Teresa per Antonio nato e maturato troppo in fretta: lei infatti appena sedicenne si ritrova mamma e sposa e subito padrona di casa di un noto imprenditore della città.
Ambientato nei tempi moderni, è quasi una favola dei giorni nostri, Teresa, che rimane intrappolata nel matrimonio infelice con suo marito, si riscopre andando a vivere in Grecia una donna diversa, matura ed ancora in cerca di amore e passione, che troverà quasi subito negli occhi di un affascinante uomo greco che la aiuterà in tutte le sue avventure di abitante in terra straniera.
“Amarsi significa ritrovare metà di sè in un’altra persona”.
Mai frase più romantica, dolce ed allo stesso tempo veritiera, poteva esprimere la protagonista di “L’amore fra le righe”.