Recensione: "All'orizzonte" - Per un migliore e più pacifico futuro Recensione: "All'orizzonte" - Per un migliore e più pacifico futuro

Recensione: “All’orizzonte” – Per un migliore e più pacifico futuro

Recensione: "All'orizzonte" - Per un migliore e più pacifico futuro Recensione: "All'orizzonte" - Per un migliore e più pacifico futuroAll’orizzonte
di Lois Lowry

Traduttore Dylan Rocknroll
Editore 21lettere

All’orizzonte è un’opera con cui Lois Lowry ci porta a conoscenza con una sua intima testimonianza di ciò che provoca la guerra nell’animo umano e di come ella stessa, ancora stia cercando la pace.

Ha un dolore nascosto dentro di sé:
Lois Lowry è una superstite della seconda guerra mondiale.

Nel 1980 diventata grande, restaura vecchi filmini e prende consapevolezza del fatto che da bambina giocava felice sulla spiaggia di Waikiki, era l’anno 1941, l’anno in cui gli Stati Uniti d’America chiedevano al Giappone il ritiro delle truppe dalla Cina per una politica troppo aggressiva.

I Giapponesi risposero con un bombardamento effettuato a sorpresa una domenica mattina: il 7 dicembre 1941, alla  base Americana ormeggiata nel Pacifico (L’attacco di Pearl Harbor).

Figlia di un dentista dell’esercito americano, doveva essere lì insieme al padre, ma il destino aveva altri piani: la nonna l’aveva portata in spiaggia con lei.

Nel suo filmino “all’orizzonte”, c’è la sagoma di una nave grigia, questa sagoma assumerà una identità sacra, è “Arizona” la nave da guerra che sarà poi bombardata.

Nell’agosto del 1945 gli Stati Uniti rispondono a questo attacco, lanciando su Hiroshima la bomba atomica, nome in codice “Little Boy”: “Una luce la polverizzò”.

Per una coincidenza, Lois Lowry sarà l’anima viva di un tempo che non può tornare, per una coincidenza Lois Lowry vivrà tra America e Giappone.

Grazie alle sue ricerche e ai sui ricordi di bambina, attraverso testi poetici, riemergono le giovani anime che non sapevano che sarebbero morte, e altre invece che sarebbero sopravvissute.

Il tempo crea memoria e la memoria fa cogliere le coincidenze, i veri sentimenti si manifestano sempre e Lois si chiede ancora oggi del perché siano accadute quelle coincidenze: “onorare il passato… promettendo… che ci adopereremo per un migliore e più pacifico futuro”.

È un libro molto delicato che porta attenzione all’orrore della guerra, all’ingiustizia che provoca chi la infligge e chi invece è mortificato dal subirla inconsapevolmente.

Nella nostra società è necessario acquisire “coscienza” all’atto della guerra, quindi “All’orizzonte” sebbene sia un libro dedicato ai giovani lettori, dovrebbe essere letto da tutti, a qualsiasi età.

Grazie a Dylan Rocknroll per la precisa traduzione e alla casa editrice 21lettere per la divulgazione.

No ai conflitti – no alla guerra.

Buona lettura!

 

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