RaiPlay, Silvio Garattini protagonista della nuova puntata di "ConverseRai", da domani RaiPlay, Silvio Garattini protagonista della nuova puntata di "ConverseRai", da domani
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RaiPlay, Silvio Garattini protagonista della nuova puntata di “ConverseRai”, da domani

RaiPlay, Silvio Garattini protagonista della nuova puntata di "ConverseRai", da domani RaiPlay, Silvio Garattini protagonista della nuova puntata di "ConverseRai", da domani«Quello che fai oggi, ha delle ripercussioni sul domani. Se tu impari a mangiare bene, continuerai a mangiare bene; rimarrà come una sana abitudine». Silvio Garattini – oncologo e farmacologo classe 1928 – è il protagonista della nuova puntata di “ConverseRai”, il programma sull’inclusione della Direzione Contenuti Digitali, disponibile su RaiPlay dal 7 novembre 2022.

L’elisir dell’eterna giovinezza ormai è diventato un business. Il fondatore dell’Istituto Mario Negri spiegherà che la vera rivoluzione per restare in salute a lungo è la prevenzione: «non fumare, non indugiare negli alcolici, nutrirsi in maniera misurata, ma soprattutto fare esercizio fisico. Più che lo sport, è l’esercizio fisico che conta, quello costante e quotidiano».

L’altra grande battaglia su cui insiste Silvio Garattini è l’abuso di farmaci: «quanti più farmaci si prendono, tanto più non sappiamo che cosa fanno, perché ci sono tante interazioni fra di loro». Ricordando poi quanto gli italiani abbiano un debole per i medicinali, sottolinea tre semplici regole da seguire: «evitare il fai da te, specie attraverso internet; non credere mai alle pubblicità; non chiedere al medico farmaci inutili o tanto per riempire inutilmente il proprio armadietto. Anzi, un medico che non prescrive farmaci è un bravo medico perché conosce la farmacologia».

Restando in tema, Silvio Garattini non ha difficoltà a esprimersi chiaramente sugli ansiolitici e gli antidepressivi, ormai diffusi anche tra i giovanissimi, in quanto possono determinare dipendenza e andrebbero utilizzati unicamente quando necessario. «Del resto, sappiamo per certo che alcune forme di psicoterapia possono sostituire brillantemente i farmaci».

Un’intervista in cui si respira la dolcezza di un uomo saggio, pieno di umanità, attento alle piccole cose di ogni giorno, ma capace sempre di affrontare la vita con entusiasmo e passione, stimolato dalle sfide del futuro e dalle urgenze di una società più complessa e talvolta più fragile: «bisogna avere visioni. Credo che questo sia il punto importante: non stancarsi, non arrendersi di fronte ai risultati. Il successo arriva quando la visione diventa realtà e ci si è dimenticati di quello che l’aveva detto per primo. Quello è il grande risultato che possiamo avere».

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