RaiPlay ripercorre un evento epocale: da oggi lo speciale sulla clonazione della pecora Dolly ed i cloni che sono venuti dopo di lei RaiPlay ripercorre un evento epocale: da oggi lo speciale sulla clonazione della pecora Dolly ed i cloni che sono venuti dopo di lei
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RaiPlay ripercorre un evento epocale: da oggi lo speciale sulla clonazione della pecora Dolly ed i cloni che sono venuti dopo di lei

RaiPlay ripercorre un evento epocale: da oggi lo speciale sulla clonazione della pecora Dolly ed i cloni che sono venuti dopo di lei RaiPlay ripercorre un evento epocale: da oggi lo speciale sulla clonazione della pecora Dolly ed i cloni che sono venuti dopo di leiDolly è una pecora fotocopia! Non è venuta al mondo come tutti i mammiferi ma è stata il primo mammifero nella storia ad essere clonato con successo da una cellula somatica. Così Dolly e i cloni che sono venuti dopo di lei, cioè topi, gatti, polli, mucche, cavalli, hanno segnato un punto di svolta nella scienza.

Nella ventitreesima puntata di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, dall’8 marzo su RaiPlay Cesare Galli, medico veterinario e ricercatore, racconta di questa rivoluzione scientifica talmente forte da imporre la rivisitazione di molti testi di biologia.  Un punto di arrivo straordinario, inseguito con numerosi esperimenti dal gruppo di ricerca guidato da Keith Campbell e Ian Wilmut. “Le ricerche che hanno portato alla nascita della pecora Dolly hanno aperto nuovi scenari per lo sviluppo di terapie innovative per la salute umanaOggi più che mai la scienza ha un ruolo di primo piano nella società causa la pandemia, tuttavia come con Dolly e come con il vaccino, la scienza evolve per tentativi e miglioramenti. Ma alla fine il dato è obiettivo, riproducibile. Non è lo stesso quando chi dissente dalla scienza basa le proprie opinioni su dei dogmi.”

Il colpo grosso della scienza è avvenuto a Roslin a pochi chilometri da Edimburgo, dove la pecorella più famosa al mondo, nata il 5 luglio del 1996, ha vissuto fino alla sua morte, sette anni dopo, causata da un virus che ha colpito tutte le pecore che erano nel suo stesso allevamento.

Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, la prima serie Tv non fiction dell’era post pandemia, prodotta da 42° Parallelo, è una esplorazione emozionale del passato che, in ventisei puntate e altrettanti eventi (che si avvalgono del repertorio tratto dalle Teche Rai e dagli archivi fotografici) ripercorre quei fatti che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese, che hanno segnato le nostre vite e che rimarranno appunto… quello che ricordiamo.

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