"RaiPlay ricorda Enzo Biagi nel centenario della nascita" Oggi in TV: "Rai3 per Enzo Biagi". Ultimo appuntamento con "Le grandi interviste"
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“RaiPlay ricorda Enzo Biagi nel centenario della nascita”

"RaiPlay ricorda Enzo Biagi nel centenario della nascita" Oggi in TV: "Rai3 per Enzo Biagi". Ultimo appuntamento con "Le grandi interviste"A cento anni dalla nascita, RaiPlay rende omaggio a Enzo Biagi (9 agosto 1920) proponendo, da oggi, tutte le nove puntate di “RT, Rotocalco Televisivo”, il primo programma Rai del grande giornalista, realizzato nel 1962. Dalla cronaca nera al costume, dalla mafia allo sfruttamento del lavoro alla politica internazionale, “RT” – al quale collaborarono firme come Gianni Bisiach, Brando Giordani, Sergio Zavoli e Ugo Gregoretti – è stata la prima trasmissione di inchiesta nella storia della tv.

Tra le puntate di “RT”, alcune sono pietre miliari dell’informazione televisiva. La prima, andata in onda il 31 marzo 1962, propone due straordinari reportage: “Il muro”, firmato dallo stesso Biagi, su Berlino divisa da una barriera di cemento e “Rapporto da Corleone” a cura di Gianni Bisiach, tra le prime inchieste Rai sulla mafia siciliana. La puntata del 14 aprile 1962 ha un servizio di Ezio Zefferi sull’Algeria libera dal dominio francese e una divertita inchiesta di Ugo Gregoretti sulla piaga delle “spintarelle”. Quella del 26 maggio 1962 contiene l’intervista di Gianni Bisiach al Negus d’Etiopia Hailé Selassié e il reportage “La costa dell’oro” di Mino Monicelli e Mario Azzella sulla trasformazione della Sardegna, dal passato pastorale al boom immobiliare e turistico della Costa Smeralda, e si chiude con “La guerra dei codici” di Pino Josca e Giorgio Pillon, documentario storico sullo spionaggio militare italiano durante la seconda guerra mondiale. Nell’appuntamento del 9 giugno 1962, invece, Enzo Biagi firma un pezzo dal titolo “Quel Giorno”, rievocando l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno 1940, Carlo Guidotti con “Lavoro offresi” indaga sul nuovo dinamismo del mercato del lavoro mentre Brando Giordani, insieme a Gino Pallotta, realizza il reportage “La superstizione” sulle credenze e le pratiche magico-rituali nel Meridione.

La nona puntata di “RT”, l’ultima, trasmessa il 21 luglio del ’62, propone un’inchiesta sullo sfruttamento illegale della manodopera che affluisce nel Nord industriale dal Meridione dal titolo “I clandestini” di Gigi Marsico; il “Viaggio in Polonia, gli ultimi nobili” sulle condizioni di vita della vecchia aristocrazia sotto un regime comunista; “La fabbrica dei belli” di Ilio De Giorgis, una delle prime inchieste sulle aperture, già dalla fine degli anni ’50, di palestre e centri estetici. Più di quindici anni dopo la messa in onda di “RT”, Enzo Biagi rilasciò l’intervista nella quale ritornava sulla breve, ma straordinaria esperienza rappresentata dal programma, rivendicandone la carica innovativa nel contesto dell’informazione televisiva dei primi anni Sessanta.

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