RaiPlay, da oggi torna Ossi di Seppia con “Monica Vitti, una donna moderna”
Fra ogni genere di diva Monica Vitti è qualcosa di più complesso, inatteso e per molti versi addirittura inquietante: una donna con una femminilità contemporanea, lontanissima dallo stereotipo delle star. Una donna moderna, con la sua libertà sia espressiva che gestuale, i suoi umori, le sue nevrosi.
Fragile e divertente, seducente e malinconica, introversa e spiritosa. Una donna capace di anticipare le mode e trasferire, nella vita e sullo schermo, quell’aria di cambiamento in atto nel Paese e in tutta Europa.
Nella diciassettesima puntata di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, dal 17 gennaio su RaiPlay, Nicoletta Ercole, costumista e amica dell’attrice, racconta la donna che Monica Vitti è stata. “Nei film che ha scritto con suo marito, Roberto Russo, c’è sempre una figura femminile che va contro gli stereotipi della donna italiana, perché Monica era una donna molto libera… Quelle che ha raccontato in tutta la sua carriera, e quelle che per me sono più significative, erano sempre donne che lei conosceva molto bene. Che erano comunque parte di lei…Il fatto di aver interpretato e reso allegri anche ruoli tristi, ruoli di figure perdenti, era perché capace di trovare sempre il lato ironico, comico, grottesco per addolcire tutto quanto poteva essere doloroso. Questo significa che lei è stata una donna di grandi sentimenti e profondità.”
Una diva pop che diventa icona di stile. Improvvisamente europea, anticipa i cambiamenti esplorando i registri più diversi. Prima musa del cinema d’autore, poi regina della commedia, capace di passare dai ruoli drammatici a quelli comici svelando desideri e turbamenti, capace di far piangere e, ancora di più, ridere gli italiani. Mentre molte delle donne che incarna sono una sintesi sull’emancipazione che l’attrice caratterizza grazie alla sua capacità di fare ironia sul concetto di donna stesso, inventando un nuovo modello di “dimensione femminile.” Non si è mai vista un’italiana così!
La nuova edizione di “Ossi di Seppia” prevede ventisei episodi per ventisei “esercizi di memoria” raccontati da testimoni d’eccezione che snocciolano, settimana dopo settimana, quei fatti che hanno colpito l’immaginario nel recente passato, provando a dare chiavi di lettura anche del presente. Prodotta da 42°Parallelo, è la prima serie “nonfiction” pensata per riconnettere i Milllennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta …quello che ricordiamo.