RaiPlay, da oggi “Papa Luciani, il mistero svelato”, la nuova puntata di “Ossi di Seppia”
Non è un complotto e non è un noir. Ma una fake news che ha cavalcato il novecento e che talvolta ancora resiste, malgrado i documenti abbiano smontato intrighi e veleni.
La morte di Papa Luciani è al centro della terza puntata di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, dal 27 settembre su RaiPlay e dal 30 settembre su Rai3.
E’ passato alla storia come il Papa dei 33 giorni di pontificato la cui morte è stata una leggenda noir. A svelare il mistero sulle ultime ore di vita del pontefice veneto è Stefania Falasca, scrittrice vaticanista, che dopo un attento studio delle carte e degli archivi, racconta la verità fra le imprudenze dello stesso Vaticano che, da subito, ha nascosto l’identità di chi realmente ha rinvenuto privo di vita Giovanni Paolo I. “Per nascondere un fatto che poteva apparire sconveniente, visto che era una suora ad entrare nella stanza di un Papa, hanno creato una falla che si è rivelata un piatto d’argento per qualsiasi illazione e fantasia…fino alla letteratura noir con complottismi che avvaloravano tesi sul presunto avvelenamento del papa e quindi ad una morte che non fosse naturale ma violenta. E per oltre quarant’anni la morte del Pontefice è stata uno storytelling.”
Papa Luciani muore il 28 settembre del 1978 per un attacco cardiaco. Il suo è il pontificato più breve nella storia della Chiesa che resta avvolto da una serie di misteri che durano ancora oggi. Il 4 settembre scorso papa Francesco ha proclamato la sua beatificazione: “Seguendo l’esempio di Gesù è stato pastore mite e umile.”
La nuova edizione di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, prevede ventisei episodi per ventisei “esercizi di memoria raccontati da testimoni d’eccezione che snocciolano, settimana dopo settimana, quei fatti che hanno colpito l’immaginario nel recente passato, provando a dare chiavi di lettura anche del presente. Prodotta da 42°Parallelo, è la prima serie “nonfiction” pensata per riconnettere i Milllennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta …quello che ricordiamo.