Radar Festival, la fotografia internazionale a Trani
Dal 4 ottobre al 30 novembre 2024, Trani diventerà il palcoscenico di un evento di grande prestigio nel panorama internazionale: il Radar Festival, il festival di fotografia a impatto zero organizzato dalla Scuola in Arti Visive Spaziotempo. Questa quarta edizione, dedicata ai “futuri imperfetti”, esplorerà come il mondo stia cambiando e come l’impronta umana stia rimodellando spazi e luoghi. In questo articolo, scopriremo insieme le mostre, i temi e le iniziative che renderanno questo festival un evento imperdibile.
Radar Festival: Un’Edizione da Non Perdere
Il Radar Festival si distingue non solo per la qualità delle opere esposte ma anche per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. Quest’anno, il festival si focalizzerà su come l’impronta umana stia trasformando il nostro ambiente e sulle nuove sfide globali che emergono in questo contesto. Con oltre 180 fotografie esposte nei luoghi simbolo di Trani, il festival offrirà un’immersione nelle nuove tendenze della fotografia contemporanea.
Il Tema del Festival: Futuri Imperfetti
Il tema scelto per questa edizione è “futuri imperfetti”, una riflessione su come le azioni umane stiano trasformando il nostro mondo. I curatori Giovanni Albore e Francesco Merlini hanno selezionato alcuni tra i migliori artisti contemporanei per creare un racconto polifonico e coinvolgente che indaga il presente e i suoi effetti sul futuro. L’obiettivo è esplorare i cambiamenti in atto e come questi influenzano non solo l’ambiente ma anche le dinamiche sociali.
Le Mostre Personali: Un Viaggio Attraverso Temi Ambientali e Sociali
Simone Tramonte: Net Zero Transition
Simone Tramonte, fotografo italiano di fama internazionale, presenterà Net Zero Transition, un progetto che esplora le soluzioni per un futuro sostenibile attraverso energie rinnovabili e nuove tecnologie. Conosciuto per il suo impegno su tematiche ambientali, Tramonte ha vinto numerosi premi, tra cui il 1° premio nella categoria long-term projects al World Press Photo 2023. Le sue immagini offrono uno sguardo critico e innovativo sulle sfide legate al Green Deal europeo.
Diambra Mariani: Recycled Villages
Diambra Mariani, con la sua mostra Recycled Villages, ci porta in Spagna per raccontare il ripopolamento di villaggi disabitati. Questo fenomeno, che lega la riscoperta della vita rurale con l’aumento dei costi delle abitazioni e una maggiore attenzione all’ambiente, è rappresentato con uno stile che mescola documentazione e narrazione visiva. Mariani ha già pubblicato i suoi lavori su testate prestigiose come The Sunday Times e Corriere della Sera.
Olgaç Bozalp: Leaving One for Another
Olgaç Bozalp, fotografo turco, esplorerà il tema delle trasmigrazioni con Leaving One for Another. Questa serie affronta le sfide e le speranze degli individui in movimento, mescolando materiale documentaristico con composizioni artistiche. Le sue fotografie offrono una riflessione profonda sul fenomeno delle migrazioni forzate e volontarie.
Gaia Squarci: The Cooling Solution
The Cooling Solution di Gaia Squarci, una fotografa e videomaker che divide il suo tempo tra Milano e New York, esamina come le persone di diverse estrazioni socio-economiche si adattano all’aumento delle temperature globali. Questo progetto, nato da una ricerca scientifica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, rappresenta un’analisi visiva delle risposte umane ai cambiamenti climatici.
Kata Geibl: There is Nothing New Under the Sun
Kata Geibl, con There is Nothing New Under the Sun, esplora il tema dell’individualismo e il suo impatto sull’ambiente. La sua prima monografia combina immagini pianificate con testi poetici per interrogare la nostra società e le sue contraddizioni. Geibl offre uno sguardo critico sull’antropocene e le sue conseguenze ambientali.
Natacha de Mahieu: Theatre of Authenticity
La fotografa belga Natacha de Mahieu presenta Theatre of Authenticity, un progetto che mette in discussione il turismo moderno. Utilizzando collage di immagini di luoghi turistici popolari, de Mahieu analizza le nuove prassi turistiche e il ruolo della fotografia nella rappresentazione del mondo.
Alessandro Cinque: Alpaqueros
Alessandro Cinque, con Alpaqueros, esplora l’impatto del cambiamento climatico sull’allevamento degli alpaca in Perù. Questo progetto documenta le sfide affrontate dagli allevatori di alpaca, mettendo in luce le conseguenze ambientali e culturali del riscaldamento globale.
Stefano Schirato: TerraMala
TerraMala di Stefano Schirato è un’inchiesta fotografica sui disastri ambientali in Italia. Con un’attenzione particolare all’inquinamento e ai danni provocati dalle attività industriali, Schirato offre una visione critica e dettagliata degli effetti devastanti sull’ambiente italiano.
Piero Percoco: Hidden Coast
Piero Percoco presenterà Hidden Coast, un omaggio alle terre dell’Ecomuseo Boccadoro-Ariscianne. Le sue fotografie, frutto di una residenza d’artista, mettono in risalto la biodiversità e l’importanza ecologica di questa area naturale, rappresentando un elemento chiave della sostenibilità ambientale del festival.
Radar Festival a Impatto Zero: Un Impegno per l’Ambiente
Il Radar Festival si distingue per il suo impegno verso una sostenibilità totale. L’evento è organizzato secondo principi di eco-design e utilizza materiali riciclati e certificati per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, il festival promuove l’uso di carta con semi piantabili e prodotti certificati EU per l’ambiente. Sarà anche introdotta una piattaforma di e-commerce per scambiare attrezzature fotografiche usate, favorendo pratiche di economia circolare.
Iniziative Collaterali: Workshop e Attività Educative
Oltre alle mostre, il Radar Festival offrirà una serie di workshop e incontri. In particolare, sono previsti laboratori educational a tema ambientale per bambini e ragazzi, in collaborazione con Legambiente e le scuole locali. Alcuni laboratori si svolgeranno presso l’Ecomuseo Boccadoro-Ariscianne, contribuendo al suo recupero e alla sensibilizzazione ambientale. Altre attività includeranno laboratori di “trash printing” e pulizie partecipate.
Open Call per Artisti Emergenti: Un’Opportunità da Non Perdere
Fino al 30 agosto 2024, è aperta l’open call per artisti emergenti. I progetti selezionati dovranno riflettere i temi del festival, come ecologia, innovazione sociale e sostenibilità. I fotografi saranno valutati da esperti del settore, tra cui il fotografo Francesco Jodice e la photoeditor Manila Camarini. Il vincitore avrà l’opportunità di esporre le proprie opere e di ricevere una borsa di studio presso la Scuola Spaziotempo.
Radar Festival, Un’Occasione Unica per Riflettere e Agire
Il Radar Festival 2024 si conferma come uno degli eventi più significativi nel panorama della fotografia contemporanea, con un focus particolare su temi ambientali e sociali. Attraverso una selezione di artisti di spicco e un impegno concreto verso la sostenibilità, il festival offre un’opportunità unica per riflettere sulle sfide e le speranze del nostro tempo. Trani, con le sue cornici storiche e culturali, diventa il palcoscenico ideale per questo importante dialogo visivo. Non perdere l’occasione di partecipare a questo festival innovativo e di essere parte di un cambiamento positivo per il nostro ambiente.
Per ulteriori informazioni e per partecipare, visita il sito ufficiale del festival: www.radarphotofestival.it.